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Il patrimonio artistico di Napoli sta morendo
06 Mag 2013 22:20

Non ha mai perso occasione per lamentare lo “stato inaccettabile di abbandono” del patrimonio artistico napoletano Fabrizio Vona, soprintendente speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il polo museale di Napoli. E all’indomani della tragedia di Portici (Napoli), con il crollo del balcone di un palazzo settecentesco, l’argomento ‘tutela e sicurezza’ è sempre più d’attualità.

“A Napoli abbiamo oltre 200 chiese abbandonate, è una situazione non degna di una città occidentale” dice Vona. Santa Maria del popolo agli Incurabili, Sant’Aspreno ai Crociferi, San Giuseppe delle Scalze, Santa Maria della Scorziata, sono solo alcune chiese oggi negate (in tutto gli edifici di culto storici censiti in città sono circa mille ) e vittime del degrado urbano o in rovina così come Santa Maria della Sapienza, Santa Maria di Costantinopoli, San Giovanni Battista delle Monache Sant’Agostino alla Zecca e tanti altri capolavori.

La situazione di Portici non è di mia competenza, (riguarda la Soprintendenza architettonica, ndr) dico solo – prosegue – che spesso gli enti proprietari non sono in grado di sostenere gli interventi che pure servirebbero. In generale è grave che per questi lavori di recupero e messa i sicurezza i fondi spesso ci siano, ma si rischia di perderli perché magari in pochi giorni non si è pronti con progetti e non si riesce a partecipare a un bando europeo. La parola chiave deve essere per tutti ‘programmazione’, bisognerebbe che ogni luogo a rischio degrado avesse pronto il suo progetto di recupero, in modo da non perdere le opportunità di finanziamenti come purtroppo spesso accade. Certo – evidenzia Vona – se si tratta di restaurare opere d’arte, come nel caso del Polo museale, è più semplice. Noi sotto questo aspetto siamo sempre pronti”.

Accade infine che siti perfettamente recuperati restino chiusi per mancanza di personale: per farli conoscere a cittadini e turisti la Soprintendenza ha lanciato ‘Capolavori da scoprire in citta”, visite guidate con i curatori del restauro, per tutto il 2013.

Foto da Noi.napoli.it


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