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La pensione? Tanto nel 2012 doveva finire il mondo
29 Mag 2013 08:40

Basta essere nati nell’anno giusto. Gli inglesi l’hanno trovato questo anno fortunato: è il 1948. Sì, per i nati in quell’anno, e più in generale tra il 1947 e il 1950, la vita, tutta sesso, rock&roll e pensione sicura, pare essere stata sempre in discesa”.

E per i “quarantottini” italiani? “Proprio nel 1948 si svolgono le prime elezioni a suffragio universale per il Parlamento della Repubblica. Il 1948 è poi l’anno in cui en¬tra in vigore la Costituzione. Non si può nascere in un anno così senza essere permeati da un’atmosfera di gioia e speranza nazionale”. Beati i messi al mondo tra il 1947 e il 1950. “Una generazione che ha alle spalle una rassicurante abitudine al «posto fisso», concetto che oggi sembra appartenere ad altri mondi. E’ la fascia anagrafica che in questi tempi di crisi ha meno da perdere, potendo contare su una pensione sicura”. Del ’68 si può pensare poi tutto, ma cosa c’è di più simbolico d’averlo incontrato a vent’anni? “La generazione con la migliore colonna sonora di sempre, che ha la stessa età dei dischi al vinile, che ha fatto l’amore senza l’allarme dell’Aids e che ha sognato l’Afghanistan, al pari dell’India, come una terra promes¬sa. Nata al momento giusto, giovane al momento giusto, con posto fisso, mutua e garanzia di una pensione”.

E per quelli, come me, nati, poniamo, nel 1974? Una generazione altrettanto privilegiata, venuta alla luce in piena crisi petrolifera, quando era fortissimo il rischio di golpe, entrava in crisi il quarto governo Rumor, veniva varato il quinto governo Rumor, esplodeva una bomba a Brescia in Piazza della Loggia, iniziavano le trasmissioni dell’emittente via cavo Telemilano di proprietà di Silvio Berlusconi, nasceva il quarto governo Moro, si scioglievano rock band fondamentali quali “La seconda genesi” e “Quella vecchia locanda”, al cinema usciva il capolavoro “Dracula cerca sangue di vergine… e morì di sete!”.

E nel 1994 quando io e la mia fortunata generazione compievamo, diciamo, vent’anni? Si suicidava Kurt Cobain, Mariotto Segni fondava il Patto Segni, Berlusconi annunciava tramite vhs a reti unificate la sua discesa in campo, Berlusconi era il nuovo presidente del Consiglio, in Ruanda veniva perpetrato un genocidio da un milione di vittime, moriva, in gara, il grande pilota Aryton Senna, Enrico Boselli veniva eletto nuovo segretario del partito socialista e si formavano i futuri trionfatori del Festival di Sanremo, alfieri di un power-pop non inviso alle gerarchie ecclesiastiche: i Jalisse.

Una generazione, la mia, la nostra, che affoga nel precariato, quando va di lusso, ma che in fondo preferisce non pensarci, fa spallucce, tanto ormai la frittata è fatta, quella colossale piccola truffa strisciante chiamata flessibilità, e a rompere le prime uova fu proprio la sinistra, quel che resta di quel che restava della “sinistra”, tanto ormai i mulini a vento dei poteri costituiti sono inespugnabili, non ci resta che vivacchiare, ubriacandoci, di shot in shot, nel weekend, non esponiamoci più di tanto, è che dobbiamo pur difenderlo con le unghie e con i denti il nostro status quo, il lavoro fisso e il reddito dignitoso che non abbiamo, forza appaghiamoci di beffardi simulacri di quel benessere costituzionalmente garantitoci, ci vorrebbe una rivoluzione ma chi ce lo fa fare, ma chi ce la fa fare, tutt’al più possiamo creare l’evento “Rivoluzione” su Facebook e invitarvi tutti i nostri amici online.

E i “giovani turchi”, che dicono, che dicono, i “giovani turchi”?

E il dibattito, e la satira, fervono il dibattito e la satira su Twitter?

“È tutto sedimentato sotto il chiacchiericcio ed il rumore. Il silenzio e il sentimento. L’emozione e la paura. Gli sparuti, incostanti sprazzi di bellezza. E poi lo squallore disgraziato e l’uomo miserabile. Tutto sepolto dalla coperta dell’imbarazzo dello stare al mondo” (Louis-Ferdinand Céline, da “Viaggio al termine della notte” ripreso da Paolo Sorrentino in La grande bellezza”).

E la pensione? Ma se tanto nel 2012 doveva finire il mondo.


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