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Se la memoria di un politico vale più di quella di un grande artista
16 Mag 2013 11:02

Torno a Teramo raramente, ma la seguo quotidianamente grazie alla rete, e anche grazie alla rete riesco a seguire i miei amici teramani che come me lottano per evitare che la città finisca nelle mani di piccoli centri di potere. 

Oramai fuori dal controllo della popolazione, i politici, amici e parenti, agiscono indisturbati e gestiscono la città come vogliono.

Pezzo per pezzo.

A Teramo, domani accadrà una cosa a mio avviso molto triste e che racconta il momento buio che stiamo vivendo.

Alla presenza del ministro Quagliarello, una sala dell’Ipogeo di Piazza Garibaldi, fortemente voluto da Mauro Di Dalmazio (assessore Regione Abruzzo del Pdl), verrà inaugurata e destinata in perpetuo alle sculture di due artisti abruzzesi: Crocetti-Pagliaccetti.

Fin qui niente di strano, se non fosse che le opere di Crocetti appartengono alla Fondazione a lui intitolata e fondata da Antonio Tancredi.

Servirà forse ad aumentare il valore di queste opere d’arte?

Il Comune sarà pron(t)o nel decidere di acquistarle in blocco?

Ma non è tutto: la sala dedicata alle sculture di Crocetti verrà inaugurata domani, 17 maggio, giorno del primo anniversario della morte di Antonio Tancredi stesso, anziché aspettare il 4 agosto, giorno del CENTENARIO della nascita del Maestro Crocetti.

A che scopo? Perché?

Questo accade perché il Comune decide arbitrariamente contenuti artistici e politici degli spazi destinati alla cultura.

 


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