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La donna che si ribella agli usurai. E li fa arrestare
12 Giu 2013 08:00

Si è ribellata ai suoi aguzzini, due fratelli ai quali aveva chiesto in prestito piccole somme di denaro per far fronte alle difficoltà economiche che il suo piccolo albergo stava attraversando e, anche grazie all’aiuto di una associazione antiracket, è riuscita a farli arrestare.

L’operazione è stata fatta dagli agenti della squadra mobile della Questura di Foggia, in collaborazione con i colleghi del commissariato di San Severo e i militari del Comando provinciale della Guardia di finanza.

Gli arrestati sono i fratelli Rocco e Nazario Antonio Ciarfaglia, di 23 e di 22 anni, di San Severo. I due avrebbero praticato tassi di usura che raggiungevano il 300% l’anno.

I due dovranno rispondere di estorsione e usura. La vittima è la proprietaria di un piccolo albergo-ristorante a conduzione familiare. Nel corso delle indagini gli investigatori avevano individuato, quale maggiore indagato, il cittadino albanese Orges Fisniku, noto esponente della criminalità di San Severo, ucciso il 23 dicembre scorso in un agguato.

Era lui, secondo quanto accertato dagli inquirenti, colui che avrebbe prestato il denaro all’imprenditrice la quale, grazie anche all’aiuto dell’associazione antiracket, ha avuto poi la forza di denunciare i suoi aguzzini. Nel corso delle indagini, inoltre, sono emersi altri episodi usurai che sarebbero stati portati a termine nei confronti di due imprenditori edili, originari di San Severo ma con attività nelle Marche e in Lombardia.

E proprio nel corso delle indagini sull’omicidio di Fisniku, gli investigatori nella sua abitazione trovarono, nascosti in un contro soffitto, 54mila euro in contanti.

Nel corso dell’operazione odierna, i militari della Guardia di finanza hanno sequestrato ai due indagati beni mobili e immobili per un valore di quasi 300mila euro.


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