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Beppe Fiorello: “Vorrei una casa nel paese natale di Domenico Modugno”
30 Ago 2013 09:19

”Oltre alla cittadinanza onoraria potreste darmi quel bell’appartamentino che si affaccia su questa splendida piazza”: Beppe Fiorello, il vero mattatore della serata, ha scherzato con il pubblico mentre mercoledì sera riceveva dal sindaco di Polignano a Mare, in occasione del concerto ‘Meraviglioso Modugno’, la cittadinanza d’onore ”per aver fatto rivivere il mito di Mimmo nella fiction Rai”.

Dopo un nubifragio che si era abbattuto martedì sulla città dove il 9 gennaio del 1928 nacque Domenico Modugno e che aveva mandato in tilt le apparecchiature elettriche, ieri sera una splendida serata ha richiamato moltissimi abitanti della cittadina che hanno partecipato all’iniziativa occupando sia le 2.000 sedie poste nella piazza, sia assiepandosi nello slargo dove era un maxi schermo, sia nelle stradine che a stella si dipartono verso il borgo antico e il mare.

L’iniziativa, giunta alla terza edizione, è stato un omaggio al grande cantante con un cast di giovani interpreti che si sono misurati con nuovi arrangiamenti di classici di Modugno e Beppe Fiorello – che in famiglia e in particolare da suo fratello è ormai chiamato tout court Modugno – è riuscito a tessere le fila di queste esecuzioni e legare i giovani interpreti al ricordo di Modugno. Di quest’ultimo Beppe Fiorello ha ricordato soprattutto l’uomo, la sua sensibilità che gli ha consentito non solo di cantare la sua terra, ma anche creare testi molto moderni che hanno fatto sì che la canzone italiana riuscisse a rompere con un passato sdolcinato.

E questi testi sono stati il banco di prova dei giovani esecutori: Alessandro Mannarino ha aperto la serata cantando ‘Malarazza’, ‘Amara terra mia’ e con Fiorello ‘Meraviglioso’ scritta da Modugno con testi di Pazzaglia. Sul palco si sono quindi alternati Renzo Rubino, che ha presentato l’arrangiamento di un testo inedito avuto dalla famiglia Modugno, Peppe Servillo con ‘Tu si na cosa grande’ e ‘Lu pisci spada’, Daniele Silvestri con ‘Lu minaturi’, ‘Mafia’ e soprattutto Paola Turci accolta con grandi applausi per la sua interpretazione della ‘Lontananza’ e Antonio Maggio, salito sul palco per ultimo, che ha cantato uno speciale arrangiamento della ‘Donna Riccia’ e ‘Vecchio frac’. Per un gran finale tutti sul palco guidati da Fiorello: coinvolgendo il pubblico hanno cantato a cappella ‘Nel blu dipinto di blu’ dando appuntamento al prossimo anno.


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