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Vita d’inferno, una porta di ferro contro le violenze del figlio
07 Set 2013 08:29

Stanca delle continue minacce subite dal figlio 46enne tossicodipendente, aveva diviso l’appartamento dove abitano con una grossa porta in ferro, ricavandovi all’interno uno sportello solo per dare il cibo e altri generi di prima necessità al congiunto.

Ma all’ennesima richiesta di denaro con relative minacce ha ceduto e ha chiesto l’aiuto ai carabinieri. È accaduto ieri sera a Torre del Greco (Napoli) dove i militari dell’Arma della stazione capoluogo, agli ordini del comandante Vincenzo Amitrano e del capitano Michele De Rosa, hanno arrestato l’uomo con le accuse di estorsione aggravata, maltrattamenti in famiglia e violenza privata. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, il 46enne aveva chiesto ai genitori 2.000 euro in contanti.

Al rifiuto ha iniziato a inveire, minacciando la madre e il padre di ucciderli. L’anziana donna, impaurita, si è vista costretta a rifugiarsi in un’altra stanza, prima di chiedere l’aiuto dei carabinieri. Solo l’arrivo dei militari ha permesso di bloccare l’uomo.

Ascoltata in caserma, la donna ha raccontato delle continue vessazioni e del fatto che, per evitare il contatti diretti con figlio, aveva riservato a quest’ultimo parte dell’appartamento (una stanza ed un bagno completo) con ingresso indipendente.

In particolare la donna, per dividere la parte dell’appartamento da quella destinata al figlio, aveva installato una porta in ferro sempre chiusa a chiave e sulla quale aveva ricavato uno sportellino, mediante il quale prendeva contatti con il figlio solo per dargli da mangiare. Il pm di turno della Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha disposto che l’uomo, dopo le formalità di rito, fosse portato nel carcere napoletano di Poggioreale.


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