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E De Magistris ordina l’esame del dna sui bisogni dei cani. Per fare le multe…
13 Gen 2014 11:13

Siete possessori di cani e vivete a Napoli? Attenzione a non raccogliere i ‘bisognini‘ dei vostri amici a quattro zampe perché potrebbe ‘incastrarvi‘ l’esame del Dna del vostro animale. Lo stabilisce una ordinanza sindacale. E se c’è chi si dice favorevole perché così si tutelerà il decoro urbano, c’è anche chi, soprattutto sui social network, ironizza perchè a Napoli sarebbero ben altre le priorità.

Tra i favorevoli e i contrari, intanto l’ordinanza c’è. Per ora si parte dai quartieri della quinta Municipalità Vomero-Arenella che sono stati scelti come ”quartieri pilota” in seguito a un’indagine, condotta dalla Asl Na 1 dall’Università Federico II, che li classifica come tra i più ‘imbrattati’ dai cani.

Ed ecco cosa prevede l’ordinanza: obbliga i proprietari di cani residenti in queste aree a sottoporre gli animali al prelievo ematico per l’esame del Dna che potrà essere effettuato gratuitamente soltanto presso l’ospedale veterinario della Asl Na 1 Centro di via Rocco di Torre Padula. Non solo. I proprietari devono, qualora non lo avessero già fatto, iscrivere il cane all’anagrafe canina regionale, munirsi di dispositivo per la rimozione delle feci, sottoporre il cane al prelievo ematico per la leishmania.

Previste, ovviamente, multe per gli indisciplinati che vanno dai 25,82 euro ai 154,94 euro. Il provvedimento – come illustrato – consentirà di costituire una banca dati del Dna canino e, attraverso un ‘indagine comparativa tra il Dna estratto dalle deiezioni trovate in strada e il Dna custodito in banca dati si potrà identificare il proprietario che non ha rimosso le feci del proprio cane dalla strada.

L’investimento dell’amministrazione comunale è di 20 mila euro. ”Il progetto – ha spiegato il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodanomira a migliorare il decoro urbano, ma allo stesso tempo a prevenire rischi per la salute pubblica e anche a ridurre il fenomeno dell’abbandono dei cani. É un percorso che mette insieme la difesa degli animali, il miglioramento della qualità della vita e la prevenzione per la tutela della salute dei cittadini”. ”Il progetto – ha aggiunto Giuseppina Amispergh, direttore Dipartimento prevenzione Asl Na 1 Centro – costituisce un deterrente per i padroni dei cani e vuole anche essere un atto per sensibilizzare al vivere civile e di protezione della salute pubblica”.

Secondo quanto riferito da Amispergh, i cani, e di conseguenze le loro deiezioni, possono essere portatori di vari tipi di parassiti pericolosi soprattutto per i bambini e la mancata osservanza delle norme igieniche può causare la trasmissione di parassiti ”non solo tra animali, ma anche dall’animale all’uomo”.

I controlli in strada saranno effettuati da un nucleo composto da polizia municipale e servizi veterinari della Asl Na 1. Un problema quello delle deiezioni canine abbandonate in strada che, secondo il Garante per i diritti degli animali Stella Cervasio, ‘‘rischia di rendere odiosa alla cittadinanza tutta la specie”. Da qui l’invito ai proprietari ”a essere responsabili sia dal punto di vista sanitario che dal punto di vista etico che non è secondario”.


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