Occorre agire ”con urgenza per difendere un patrimonio di memoria e conoscenza”. E’ l’appello che Legambiente Taranto, condividendo l’allarme lanciato dalla sezione locale dell’Ordine degli Architetti, rivolge al Ministro dei Beni e delle Attività culturali Massimo Bray.

Il riferimento è agli interventi di risanamento di cui ha bisogno la città vecchia di Taranto, dove è crollato l’ennesimo immobile fatiscente. ”Chiediamo non solo parole – sottolinea Legambiente – ma risorse per salvare il patrimonio della città vecchia di Taranto”.

A livello nazionale, l’associazione ambientalista ha avviato ‘#DissestoItalia: viaggio nel Paese che crolla’, la prima grande inchiesta multimediale sul dissesto idrogeologico in Italia, con analisi, immagini, dati e testimonianze sono state raccolte in un webdoc presentato da Ance, Architetti, Geologi e Legambiente e realizzato dal gruppo di giornalisti indipendenti di Next New Media.

L’invito al Ministro è quello di individuare risorse per il recupero e la salvaguardia degli immobili del centro storico. All’interno di un edificio disabitato di via Garibaldi, a Taranto, hanno ceduto i solai. Non ci sono stati feriti, ma negli ultimi mesi sono crollati diversi stabili e si teme l’effetto domino