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In Sicilia nasce l’ecosistema per l’innovazione
16 Mar 2014 10:38

Un workshop sull’innovazione rivolto a studenti, startupper ma anche amministratori pubblici, dedicato all’innovazione “disruptive”, quella più estrema, capace di avere un impatto determinante sull’economia, il lavoro, la cultura, il sociale, portando le idee sul mercato. Blank Disrupt”, il 28 e 29 marzo porterà tutti a contatto con “gli strumenti per lo sviluppo operativo del territorio. Non solo quello locale, ma mediterraneo”, come spiega Giusy Tomarchio, tra le promotrici dell’evento, dell’associazione Blank Mediterranean Innovation Factory che ha organizzato l’evento di cui CTzen è media partner.

Saranno due giorni di workshop e conferenze che si terranno all’Una Hotel palace di via Etnea e al Monastero dei Benedettini, sede del polo Umanistico dell’Università di Catania per portare avanti quella che per Tomarchio è un’esigenza primaria: “Fare rete, in un territorio dove ci sono tantissime potenzialità, ma dove manca un ecosistema reale che permetta lo sviluppo e l’innovazione. Qui in Sicilia l’innovazione estrema sarebbe quella di essere più compatti nelle decisioni che riguardano il territorio”. Ingegnere della St Microelectronics, azienda per la quale si occupa di attivare programmi di business development su alcune aree applicative, un anno fa Tormarchio è stata tra le fondatrici di Blank Mediterranean Innovation Factory, associazione che per le sue attività guarda all’intero bacino mediterraneo, dall’Europa ai Paesi arabi. All’interno del quale esistono già realtà ben avviate, “come Israele, la Giordania, ma anche la Sardegna o la Puglia, spiega.

La Sicilia, e Catania, sono molto in ritardo “nonostante qui da qualche tempo siano arrivate alcune esperienze di venture capital, ed esistano eccellenze nel settore della microelettronica, delle biotecnologia, e centri di Ricerca come Cnr e Infn. Noi non vogliamo puntare il dito contro nessuno – prosegue Tomarchio, che sottolinea a riguardo l’impegno dell’azienda per la quale lavora – ma forse qui l’innovazione estrema sarebbe quella di essere più compatti nelle decisioni che riguardano il territorio».

A parlare di questi concetti per Blank Disrupt saranno Paul Tolchinsky, dell’European Organization Design Forum, Ralph Weickel dell’European Center for Positive Change, Emil Abirascid di StartupBusiness, Antonio Tomarchio di Beintoo, Stelio Verzera di Cocoon Projects, Lucio Margiulis di Juego Serio, Jacopo Romei di Ideato e Cocoon Projects, Guido Baroncini Turricchia di Bitcoin Foundation Italia, Nunzio Abbate di STMicroeletronics,  Corrado Spinella del Cnr di Catania, Salvatore Di Dio di Push, Vincenzo Di Maria di SikLab, Oana Juncu di cOemerge, il coach manager Vasco Duarte e Salvo Mica, dell’azienda catanese E-Ludo Interactive. “Partecipare ai workshop e ascoltare i relatori sarà un’esperienza interessante per chi fa impresa o per un ricercatore. Vorremmo promuovere progettualità tra realtà industriali. Oggi è difficile, ma forse ci riusciremo tra un anno, in base al network che si riuscirà a costruire”, conclude Tomarchio.


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