';

Il seno nuovo lo paga la Asl. La truffa di Palermo
27 Mar 2014 09:14

Passavano come funzionali, e quindi rimborsabili dal sistema sanitario nazionale, interventi di rinoplastica, riduzione del seno, mento plastiche e pure le liposuzioni. E’ questa l’ipotesi della Procura di Palermo che sta indagando su una decina di operazioni sospette eseguite nel reparto di Chirurgia plastica dell’ospedale Villa Sofia di Palermo, diretto da Matteo Tutino.

Il primario è accusato di peculato e truffa perché avrebbe eseguito alcune operazioni estetiche facendole sembrare necessarie per la salute (fisica o psicologica) del paziente. Ma l’indagine si è allargata anche ad altre unità operative e su alcuni iteranti in particolare che sono oggetto di altre denunce.

Il prossimo step, dopo lo studio accurato delle cartelle mediche e del materiale sequestrato come gli hard disk dei computer della direzione sanitaria e della direzione generale dell’ospedale, sarà sentire i pazienti (alcuni sono già stati interrogati dal Nas) che si sono sottoposti agli interventi, oltre al personale sanitario che avrebbe partecipato. L’inchiesta, partita dall’esposto presentato da uno dei chirurghi plastici del reparto, Francesco Mazzola, potrebbe quindi presto interessare altri medici.

Secondo quanto scritto da Mazzola nell’esposto, tra febbraio e marzo sono diversi gli interventi programmati da Tutino: mastoplastiche, liposuzioni, liposculture, mento plastiche, rinoplastiche, infiltrazioni. “Per tali interventi – si legge – le eventuali necessità funzionali che legittimerebbero l’erogazione ospedaliera della prestazione devono essere rigorosamente ed accuratamente documentate perché altrimenti tali atti sarebbero veri e propri interventi di chirurgia estetica, da valutare quindi in prospettiva giuridica di illecito sanitario“.

Tutti gli interventi finiti sotto la lente di ingrandimento dell’aggiunto Leonardo Agueci e del sostituto Luca Battinieri sarebbero stati eseguiti nell’ultimo periodo, quello in cui a dirigere il nosocomio è stato il commissario straordinario Giacomo Sampieri (anche lui destinatario di un avviso di garanzia). Un anno particolarmente turbolento, segnato dal fuoco incrociato che ha interessato soprattutto il reparto di Chirurgia plastica. Nei mesi scorsi sia il primario Matteo Tutino che il medico di Villa Sofia Francesco Mazzola e anche il sindacato avevano presentato alcuni esposti. Tutino aveva anche denunciato intimidazioni e furti in reparto. Alcuni medici, a cominciare da Mazzola, avevano invece lamentato la disorganizzazione del reparto e la perdita di prestazioni. Al centro delle polemiche anche la nomina di Matteo Tutino a primario, che è sub judice. Il Tar di Palermo a febbraio aveva infatti accolto la sospensiva presentata dal medico Dario Sajeva contro l’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello per chiedere l’annullamento di tutti gli atti propedeutici la promozione di Tutino. Per i giudici era necessario fissare l’udienza nel merito per il 12 giugno di quest’anno senza sospensione degli effetti dei provvedimenti.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento