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L’ecomostro di Ostuni è stato abbattuto
14 Apr 2014 09:18

L’ecomostro che si trovava sulla costa di Ostuni, in località Villanova, è stato abbattuto. L’edificio abusivo, che da 30 anni si trovava a picco sul mare, è stato demolito con due caterpillar, uno dei quali dotato di braccio meccanico in grado di afferrare e tranciare i pilastri.

Il cumulo di macerie che è rimasto sulla scogliera sarà rimosso dalla ditta di Perugia che si è aggiudicata la gara per l’opera di demolizione, una procedura vagliata dalla Procura della Repubblica di Brindisi.

Dell’enorme edificio destinato a divenire un albergo, realizzato nei primi anni Ottanta, non resta ora che un cumulo di macerie. Lungo la strada che attraversa la località marittima di Villanova c’è un continuo via vai di curiosi che sostando nei pressi della caletta chiamata ‘bagno dei cavalli’, accanto alla quale sorgeva la costruzione, possono tornare ad osservare il mare.

Per l’avvio dei lavori di abbattimento si è svolta una manifestazione alla quale ha preso parte il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, oltre ad esponenti di Legambiente.

Per il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, bisogna prevenire l’abusivismo edilizio “uscendo dalla logica dei condoni e delle sanatorie, che è la logica che ha segnato gli ultimi trent’anni di storia italiana, sapendo che il consumo di suolo è un delitto per un Paese delicato, fragile e prezioso come l’Italia, difendendo la costa che già è sottoposta all’aggressione dell’erosione, e che non può subire ulteriori colate di cemento. Avendo l’idea che il turismo può essere fatto con una infrastrutturazione leggera e rispettosa degli ecosistemi”.

“Abbiamo messo a disposizione risorse economiche – ha aggiunto Vendola – per aiutare i sindaci negli abbattimenti e sinora abbiamo avuto solo due richieste, dalla Procura di Lecce e dal sindaco di Ostuni. L’invito che rivolgo ai sindaci dei territori più belli, delle città incantate che hanno la violenza di alcuni immobili abusivi sul loro territorio, è di chiederci il sostegno economico. Siamo disponibili a darlo. Abbattere un ecomostro non significa togliere qualcosa, ma restituire qualcosa a tutti”.

“Noi vogliamo una ricchezza compatibile con la bellezza – ha concluso – fondata sul recupero, la conservazione, la valorizzazione. L’esortazione a tutti i sindaci, è diamoci coraggio, continuiamo a riprenderci la bellezza”.


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