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E il ministro si mette a correre dentro Pompei
18 Apr 2014 09:12

Ha percorso circa due chilometri a grandi falcate, costringendo i giornalisti e i rappresentanti delle forze dell’ordine della scorta a rincorrerlo lungo le strade antiche degli Scavi di Pompei, saltellando tra i basoli e i muretti, e lasciando a bocca aperta i turisti che assistevano alle performance di un ”maratoneta” in giacca e cravatta, inseguito dalle telecamere.

Il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, ha dimostrato di avere un gran fiato, derogando dal programma ufficiale che prevedeva per lui solo la comoda visita delle prime due Domus restaurate e inaugurate, quelle vicine all’ingresso di Porta Marina.

E solo gli operatori delle televisioni e i fotografi hanno potuto accompagnarlo nelle due Domus di Romolo e Remo e in quella di Trittolemo.

Poi, attratto dalla bellezza del sito archeologico, ha deciso di proseguire la visita e da qui ha cominciato a ”correre”, un po’ per evitare domande, un po’ per stare nei tempi che si era dato per il suo blitz a Pompei. Si è fermato alla Casa dei Dioscuri, dov’è in corso uno dei cantieri del Grande Progetto con i fondi della Comunità europea.

Poi ha proseguito per una breve occhiata al restauro della casa denominata ”Cave Canem”, dove si sta lavorando al restauro del famoso mosaico.

E, infine, ha deciso di andare anche oltre, per visitare la Domus più raffinata, quella di Marco Lucrezio Frontone, dalle pareti riccamente affrescate, restando incantato davanti ai quadri che rappresentano il trionfo di Bacco e Arianna e gli amori di Venere e Marte che ritraggono il dio mollemente chino su Venere mentre le accarezza un seno al cospetto di Cupido.

Ha attratto il ministro anche il ritratto in colore giallo ocra intenso dell’immagine di Narciso colto nell’attimo in cui ammira il suo volto che riflette nell’acqua, con amorini dipinti come cornice.

La visita del ministro è durata circa un’ora e mezza e il suo itinerario ha previsto due volte l’attraversamento del Foro, in mezzo a centinaia di visitatori in gruppi, italiani e stranieri, che chiedevano incuriositi come mai tante forze dell’ordine e giornalisti.

Ieri la biglietteria ha staccato 11.700 ticket e a metà della giornata odierna gli Scavi di Pompei contavano già 7.800 ingressi. Se raffrontati al giovedì Santo dello scorso anno, l’incremento è notevole: erano, infatti, 7.257 i visitatori del 28 aprile 2013 (giovedì santo), mentre il 17 aprile dello scorso anno, furono staccati 10.495 biglietti.

Pompei, nonostante la cattiva pubblicità dei continui crolli, continua ad attrarre turisti e a incrementare i visitatori.


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