Se avete avuto la possibilità, fortuna o dramma che voi lo consideriate, di amare veramente qualcuno una volta nella vita, forse due, ma una in modo assoluto, vergognoso, radicale, sconsiderato.

Datemi retta, da quel momento in poi rifuggite l’amore come se fosse la peggiore prigionia, la più infame punizione o martirio. Se avete già amato, non cercate altro amore. Basta una volta, forse due, nella vita.

Non è necessario viverlo ancora, ripetersi. Quel radicale, stupido, assoluto, vergognoso modo di amare basta una volta. Toglie tutto e dá tutto una volta. Prosciuga e nutre. Ma se non avete mai amato, allora è un altro conto. Vi dico abbandonatevi, donatevi, amate con ogni nervo, con ogni respiro, ogni notte, ogni giorno finché ne avrete la forza, finché non sarete esausti, spossati, finiti.

Proteggete il vostro compagno, vogliate il suo bene, siate lì quando ha bisogno, anche quando sarete stanchi, anche quando sarete voi a cercare sostegno, siate lì per lui. Copritelo mentre dorme, preparate gli un pasto con amore.

Non bastano le parole, ci vogliono i gesti; non bastano solo i gesti, ci vogliono anche le parole. Amate una volta senza riserve, perché amare in questo modo è un dono.

Un dono vero, è un talento, una promessa per l’eternità che fate a voi stessi, nessun Dio deve fare da garante, bastate voi. Non si può amare in questo modo più di una volta. E anche se si potesse, immaginiamo l’assurdo caso in cui si potesse, non ve lo consiglio. Chi ha amato e perso resta mutilato.

Non siate così folli da volere un’altro dolore. Vogliatevi bene, non amate più amate voi stessi prima di tutto. Preservatevi. Cercate piuttosto una compagnia, un sollievo alla solitudine. Rifugiatevi dietro un opaco sentimento. Portate rispetto al nuovo compagno, dite lui la verità, sempre, non fategli credere di amarlo, non dategli questa illusione, non se la merita. Siate di compagnia, fategli qualche carezza quando vi verrà naturale, per pena o affetto, poco importa.

Qualche volta gli sarete talmente grati di avervi salvati dalla solitudine e sarete così felici di essere amati senza fare il minimo sforzo, che vi verrà il dubbio se sia amore amore quello che provate. Una forma diversa forse, magari, perché no. E allora non siate stupidi signori, in nome della vostra intelligenza, non ingannate voi stessi.

L’amore non ha dubbi, non ha supposizioni, non domanda, non ha forse, né ma. É un grido che parte dal ventre e squarcia il cuore. É il bisogno assoluto, la mancanza, il fiato sospeso, il bene, l’abbraccio notturno, due piedi che si toccano senza vergogna, é conoscere ogni piaga e amare ugualmente…é la dedizione assoluta, totale. Senza se, senza ma.

Sono le albe, le notti, i pasti, la musica, gli sguardi, il tempo insieme. É il sudore acido della gelosia, é il pianto singhiozzato della paura di perdere, il vuoto dell’assenza, la mancanza disperata di un abbraccio. Non si può amare così più di una volta nella vita, il cuore non reggerebbe. Non si può. E allora non siate folli. Amate, se non avete mai amato. Ma fatelo solo per una volta.