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A Milazzo si muore di tumore per colpa dell’inquinamento
14 Mag 2014 07:40

Come Verdi/Green Italia chiediamo le dimissioni immediate dell’assessore all’ambiente Salvatore Gitto e del Sindaco Carmelo Pino, a parere nostro colpevoli di non essere in grado di garantire e tutelare la salute dei cittadini.

Sono stati resi noti alcuni giorni addietro a Milazzo e nella Valle del Mela i nuovi dati del rapporto epidemiologico ‘Sentieri’. Siamo di fronte ad una catastrofe sanitaria ed ambientale da bollettino di guerra”, altro che “Allarme Sociale” come risponde sempre il sindaco alle nostre interrogazioni.

Le istituzioni tutte continuano a non assumersi le proprie responsabilità nonostante i dati sulla mortalità, i ricoveri ospedalieri e l’incidenza dei tumori che si leggono nell’ultimo rapporto Sentieri .

I dati contenuti nel rapporto sino al 2011 sono drammatici, si registra un aumento della mortalità e comunque non si discostano dall’atteso (malattie del sistema circolatorio, del sistema respiratorio, dell’apparato digerente), il tumore della tiroide per quanto riguarda specificatamente Milazzo i dati registrano un + 24% per gli uomini e + 40% per le donne, un + 55% e + 24% se si fa riferimento ai ricoveri ospedalieri.

Per quanto riguarda il tumore polmonare, la mortalità non si discosta dai valori attesi in entrambi i generi. Per le malattie respiratorie croniche, la mortalità è aumentata nelle donne mentre i ricoveri sono in eccesso per entrambi i generi. Un eccesso dei ricoveri si riscontra in entrambi i generi per l’asma.

Le malattie dell’apparato genitourinario sono in eccesso negli uomini mentre nelle donne rimane invariato ai precedenti rapporti, si riscontra inoltre morbo di Parkinson, cardiopatie ischemiche, infarto miocardico, cirrosi e altre malattie croniche del fegato.

Per quanto riguarda l’incidenza oncologica in entrambi i generi l’incidenza tumorale totale non si discosta dai valori attesi (drammatica), negli uomini tumore del fegato e della laringe, nelle donne per tumori dello stomaco. Negli uomini si osservano eccessi per le pneumoconiosi e l’insufficienza renale.

Se a tutto ciò si aggiunge lo studio effettuato dall’OMS tra il 2007 e 2009 a Milazzo e nella Valle del Mela dove su un campionamento di 2500 bambini è stata riscontrata la “Metilazione del DNA”, aumento dei problemi respiratori, bronchiali e asmatici all’aumentare dei picchi di concentrazione delle emissioni inquinanti di chiara derivazione industriale ( Raffineria di Milazzo e Centrale Termoelettrica Edipower).

Inoltre menzioniamo lo studio fatto nel 2013 dall’università di Messina su commissione OMS dal professore Squadrito, dove si rilevano Metalli pesanti in eccesso (cromo, Nichel, Cadmio, ecc…) nelle urine dei ragazzi fino a 12 anni di età campionati. Inoltre giorno 8 aprile 2014 a Milazzo Legambiente nazionale (CI CHIEDIAMO SE ABBIANO PORTATO I DOCUMENTI DELL’ISTRUTTORIA IN PROCURA) ha illustrato il dossier riguardo alla contaminazione del medesimo sito SIN, dal quale dossier emerge un disastro ambientale senza precedenti nella storia del nostro territorio e qui ne riportiamo uno stralcio: le lacune e l’improvvisazione con cui si sta gestendo la bonifica di Milazzo si evincono a partire dal decreto di perimetrazione dell’11 agosto 2006 del ministero dell’ambiente, nella norma si riporta testualmente che la perimetrazione del sito è provvisoria e che l’inquinamento è da addebitarsi alle seguenti cause: ” le cause che adducono alle bonifiche sono riconducibili: all’inquinamento atmosferico, del suolo, del sottosuolo e delle falde acquifere derivante dall’utilizzo dei prodotti petroliferi sia della Raffineria che della Centrale Termoelettrica. Le caratterizzazioni eseguite hanno mostrato una diffusa contaminazione dovuta alla presenza di “benzene, toluene, xilene, benzo(a)pierene, policlorobifenili (pbc), tetracloroetilene e metalli pesanti come : nichel, cromo, piombo, rame, manganese per la sola falda acquifera.”

Come Verdi/Green Italia presumiamo che la catena alimentare sia stata compromessa.

Difatti il Rapporto Sentieri conclude: Si ritiene opportuno che a Milazzo venga promosso un programma di stima dell’esposizione, con particolare riferimento a POLVERI, IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI, METALLI PESANTI, COMPOSTI ORGANICI VOLATILI E COMPOSTI ORGANO ALOGENATI e che su queste basi si valuti l’esistenza di elementi di supporto di una componente ambientale dell’eziologia di alcune neoplasie e delle patologie renali che risultano in eccesso.

“Di fronte a questi dati drammatici emergono responsabilità politiche e morali che deve portare assolutamente la Magistratura di Barcellona a prendere una posizione di tutela del territorio e dei cittadini. Come Verdi/Green Italia continueremo nella nostra battaglia di civiltà nelle piazze, sosterremo i cittadini e i comitati che sono entrati in causa contro la Raffineria per le continue “Emissioni fuggitive ed incontrollate di Gas” affinchè si adotti il Principio Europeo “CHI INQUINA PAGA”, illustreremo al territorio la nostra volontà di Riconversione del polo Industriale di Milazzo e della Valle del Mela per puntare realmente sul turismo e su un modello di sviluppo che non crei come quello attuale morte e malattie ma lavoro pulito attraverso la “Green Economy”.


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