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Bari vuole diventare una Smart city
11 Mag 2014 07:28

La rigenerazione urbana e ambientale, il perseguimento di un modello mediterraneo e inclusivo di Smart city, l’attrattività della Città e la valorizzazione del suo patrimonio culturale e del rapporto con il mare, gli spazi urbani per promuovere il benessere degli abitanti, l’organizzazione della mobilità, delle reti e della logistica per garantire efficienza funzionalesviluppo economico e sostenibilità ambientale.

La città di Bari si dota del suo primo Urban center, uno spazio pubblico in cui le conoscenze e le idee di cittadini ed esperti possano incontrarsi; il luogo in cui informarsi, capire, criticare, discutere, proporre, decidere, controllare le scelte e le azioni che trasformeranno il capoluogo pugliese sempre più  in una Città metropolitana.

È stato inaugurato, nella sala Murat di piazza del Ferrarese, il centro che mette a disposizione dei cittadini una sintesi delle azioni programmate, progettate, realizzate o in corso di realizzazione in ambito di urbanistica e pianificazione urbana: dal Piano strategico agli studi per il nuovo Piano Regolatore (PUG), al Piano Città, alla Smart City.

Coerentemente con le strategie del Comune di Bari e della nascente Città metropolitana, fortemente orientate allo sviluppo di un’intelligenza collettiva metropolitana (Bari smart city), – affermano dall’amministrazione –  l’apertura dell’Urban Center di Bari costituisce una tappa importante. Un punto di arrivo che è, allo stesso tempo, un nuovo punto di partenza per poter accogliere e valorizzare le identità, i bisogni, le aspettative delle numerose comunità che vivono nel Comune“.

L’Urban Center coinvolgerà non solo i cittadini che vivono nell’area centrale, ma anche quelli che, pur vivendo in altri contesti, condividono con Bari le attuali criticità economiche, sociali e ambientali e la responsabilità e le speranze per il futuro.

In un momento di snodo assai delicato per la Città, questo – continuano – può divenire luogo simbolico e operativo di una ampia attività di confronto e di attivazione dell’intelligenza collettiva e delle giovani generazioni“.


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