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Eduardo De Filippo rivive, venite a vedere la mostra
15 Mag 2014 08:55

Eduardo De Filippo rivive, a trent’anni dalla scomparsa, in una mostra che propone foto di scena inedite, i suoi oggetti, locandine, programmi, manoscritti, rare pubblicazioni del Teatro San Ferdinando, i video delle sue commedie, la ricostruzione al vero del suo camerino, con arredi originali, il suo baule-armadio e materiali per il trucco.

La mostra – dal titolo “Eduardo, luoghi, vita, opere” – si inaugura oggi, giovedì 15 maggio, alle 18.30, nella Basilica di San Giovanni Maggiore, nel cuore del centro antico di Napoli.

In esposizione 50 scatti di Claudio Garofalo, dal 1970 al 1982 fotografo di scena di Eduardo. La mostra è a cura di Bruno Garofalo, per molti anni scenografo di De Filippo.

L’allestimento è di Rosario Imparato. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione dell’Ordine degli ingegneri di Napoli, cui la Basilica è stata affidata dal Cardinale Crescenzio Sepe, in collaborazione con la Fondazione De Filippo, guidata da Francesco Somma.

L’inaugurazione sarà condotta dal critico teatrale Giulio Baffi e vedrà la partecipazione di: Enzo Moscato – attore e autore teatrale; Antonio Casagrande – attore; Antonio Sinagra – musicista; Bruno Garofalo – curatore della mostra; Claudio Garofalo – autore delle fotografie esposte; Luigi Vinci – presidente della Fondazione e dell’Ordine degli ingegneri di Napoli; Francesco Somma, direttore della Fondazione De Filippo.

“Nell’ambito della mostra – spiega Bruno Garofalo sarà riallestito il camerino del Maestro al Teatro San Ferdinando, come fosse una scenografia. Il visitatore si troverà di fronte a una ricostruzione fedele dell’ambiente, come era negli anni Cinquanta, dagli arredi ai colori delle pareti, fino alle luci”.

“L’obiettivo – aggiunge Claudio Garofalo – è restituire al visitatore tutto il fascino di un ‘mestiere’ sempre più dimenticato, fatto di competenza, passione, arte, tecnica”. Il percorso espositivo propone dunque costumi di scena, oggetti personali del maestro (la scatola del cerone, baffi e basette posticce, la tovaglietta che copriva il tavolo dove De Filippo si truccava) e una sezione multimediale con frammenti video e audio che testimoniano il percorso artistico e umano di Eduardo.

Tra i video, anche alcuni spezzoni delle produzioni Rai che – negli anni Sessanta e Settanta – portarono nelle case di milioni di italiani le commedie di Eduardo, in leggendarie produzioni che videro tra i responsabili anche lo scrittore Andrea Camilleri. Insomma, un vero viaggio nelle emozioni e nella memoria, una testimonianza dell’opera di uno dei più grandi drammaturghi italiani del Novecento.

“La rassegna – spiega il presidente della Fondazione degli ingegneri Luigi Vinci si inquadra nel programma di eventi artistici e culturali da noi promosso in Basilica per il Maggio dei Monumenti. E’ una nuova tappa del nostro progetto per fare della Basilica un fulcro per il riscatto del Centro antico di Napoli, attraversi eventi culturali, ma anche con iniziative di inclusione sociale e di servizio in favore dei soggetti più svantaggiati”.

La mostra – ad ingresso gratuito – resta in cartellone fino a domenica 29 giugno. E’ visitabile dal lunedì al sabato, dalle ore 10 alle 20. La domenica è aperta dalle 18 alle 19.30.

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