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Il sindaco con l’auto incendiata e i proiettili per posta
08 Mag 2014 09:03

Persone non identificate hanno incendiato a scopo intimidatorio la scorsa notte a Marano Marchesato le auto del sindaco, Eduardo Vivacqua, e dell’assessore ai Servizi sociali, Domenico Carbone.

Le due vetture, parcheggiate nei pressi delle abitazioni degli amministratori, sono rimaste distrutte e, nel caso di Carbone, le fiamme hanno danneggiato anche una recinzione.

Ad entrambi gli amministratori sono state anche recapitate delle buste chiuse con proiettili di pistola e fiori attaccati con nastro adesivo. Analogo plico è stato trovato sul parabrezza della sua auto anche dal vicesindaco Giuseppe Belmonte.

Gli episodi intimidatori sono stati denunciati ai carabinieri che hanno sentito gli amministratori i quali, al momento, non sanno darsi una spiegazione dell’accaduto. Domani sera a Marano Marchesato, comune a dieci chilometri da Cosenza, è stata fissata una seduta aperta del Consiglio comunale per discutere della situazione venutasi a creare a causa delle intimidazioni.

La Giunta guidata da Vivacqua è in carica da un anno.

“La Commissione parlamentare di inchiesta sugli atti di intimidazione nei confronti degli amministratori locali ha chiesto informazioni al Prefetto di Cosenza sui gravi fatti che si sono verificati la scorsa notte a Marano Marchesato ai danni del sindaco e dell’assessore ai Servizi sociali del Comune, ai quali, secondo notizie di stampa, sono state incendiate le auto e recapitate per posta delle buste con proiettili di pistola”.

Lo riferisce un comunicato della presidente dell’organismo, Doris Lo Moro.

“Siamo in attesa – prosegue Lo Moro, senatrice del Pd – dei dati ricognitivi degli attentati agli amministratori che si sono verificati nel 2013 e nell’anno in corso per entrare nel merito di un fenomeno in costante aumento da anni. Nel frattempo compito della commissione è anche essere vicina agli amministratori nella convinzione che sia importante non farli sentire soli davanti a episodi che mettono a rischio la loro serenità personale e la stessa attività amministrativa. Non continuare a sottovalutare il fenomeno e intervenire con tempestività aiuta a potenziare la risposta delle istituzioni, a partire da quelle più vicine ai cittadini”.


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