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Al Sud nessuna donna poteva vivere senza “mundio”
30 Set 2015 09:00

La radice filosofica del pensiero meridionale, è da ricercarsi nella stratificazione di culture che si sono susseguite. Una traccia sostanziale, l’ha avuta lo ius longobardorum, ovvero quell’insieme di norme che i re longobardi sentirono necessarie per amalgamare i loro costumi, con l’elemento latino.

Un elemento fondamentale è l’istituto del “mundio”. Esso consisteva in una patria potestas da parte di un soggetto maschio, sui figli e sulle donne.

In una famiglia, il figlio maschio, poteva affrancarsi dall’obbligo di essere rappresentato dal padre, quando raggiungeva l’età adatta per utilizzare le armi.

Ma nessuna donna poteva vivere senza mundio, cioè senza un maschio che la rappresentasse. Sia esso un fratello o un marito.

Ho posto l’attenzione sul mundio, per far capire quanto i Longobardi ed il loro diritto, abbiano inciso sulla concezione di subalternità delle donne, particolarmente ancora attiva nelle terre meridionali.

Nei rogiti notarili del ‘600, si trovavano donne che sceglievano di attenersi agli usi dello ius longobardorum. Questo vuol dire che la cultura del popolo longobardo, ha inciso profondamente per secoli sulla costruzione del pensiero meridionale. In virtù della loro presenza tramite il ducato di Spoleto e soprattutto di quell’esperienza titolatissima che fu il ducato di Benevento.

Acculturarsi con metodo, vuol significare venire a conoscenza di fenomeni e costumanze, che combattiamo. Averne contezza assoluta è occasione migliore per scardinarla.

La condizione femminile sulla dorsale appenninica, si è imbevuta di questa mano protettiva del mundio, fino a subirla passivamente come metodo di sopraffazione.

Il mundio ha legittimato il ruolo di pater familias, che poi è stato esercitato in maniera degenerativa. Da qui anche il forte contrasto generazionale tra padre e figlio, che al Sud, ha anche preso forme virulente.

La civiltà ha stemperato con il tempo tali costumanze, ma per secoli esse hanno esercitato un rallentamento della crescita della società. Con simili macigni culturali, si procede a rilento verso il progresso.

La considerazione del mundio può sembrare lontana nel tempo, per costituire argomento di riflessione. Ma quando si considera la radice del pensiero meridionale, lo ius romano e quello longobardo, in materia di concezione familiare, non può essere omesso.


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