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Se la mafia diventa blocco sociale
31 Lug 2014 08:52

“Sono convinto che la mafia oggi non sia più al potere come lo era negli anni Ottanta”. “Ma ho un timore: quello che si crei un blocco sociale che mette insieme mafiosità, leggerezza, indifferenza e disagio sociale. Un blocco sociale che per la mafia è linfa vitale e del quale potrebbe servirsi per tentare di tornare al comando”.

Così il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, intervistato da Repubblica dopo l’inchino a un boss durante la processione per la Madonna del Carmine di Ballarò.

“Quello che è grave – continua – è che permane una certa mafiosità di comportamento che consente alla mafia di cercare una strada per tornare al potere”. La mafiosità, spiega il sindaco, “è la Zisa che si ferma per i funerali di un boss”.

“E’ la Madonna che si inchina davanti alle pompe funebri della famiglia D’Ambrogio. Ma è anche la movida senza regole con gli abusivi che invadono le piazze del centro storico”.

“Sono i posteggiatori abusivi”. “E’ arroganza, prepotenza, strafottenza. Un atteggiamento persistente di disprezzo delle regole, un terreno fertile che consente alla mafia di poter operare”.

Contro la mafia, continua Orlando, “servono prese di posizione nette, rigorose: mi aspetto che la Chiesa palermitana, come sono certo che farà, censuri senza possibilità di equivoci questi comportamenti anche per rispetto alla fede che è un valore radicato nella realtà palermitana e che merita rispetto”.


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