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Antonio Conte, la scelta di un uomo del Sud
17 Lug 2014 09:46

Non aveva più motivazioni?

Non gli assicuravano una squadra competitiva?

Voleva mansioni più ampie?

Antonio Conte non è più allenatore della Juventus. Ovvero: la squadra più seguita al Meridione, la squadra voluta per gli operai Fiat, venuti a lavorare dal Sud al Nord.

Una squadra di blasone mondiale, un’ambizione ed un lusso per pochi allenatori.

Antonio Conte è nato a Lecce, è un figlio del Sud. La Juventus sembrava un sogno scritto per uomini come lui, tanti giovani che hanno lasciato il Meridione in cerca di una vita migliore.

Per me che invito a rimanere al Sud e a non scappare, sembra incredibile che Conte abbia lasciato il sogno, per altri lidi.

Abbiamo bisogno di esempi di chi fa risorgere le nostre terre, non di chi lascia una squadra titolata per tentare di salire più su.

Mi auguro che non sia questa la motivazione. Spero vivamente che non ci siano motivi di ambizione. Sarebbe un duro colpo culturale per chi combatte la battaglia per un Sud migliore.

Pertanto sospendo il giudizio in attesa di verità.

Resto al Sud non è un sito solitamente attento alle vicende del calcio. Pertanto questa vicenda è stata considerata in un ottica puramente umana. Perché è una vicenda di un meridionale passionale. Un uomo popolare, eccellente nel suo lavoro, protagonista di un episodio che ha percorso velocemente tutta l’Italia. Procurando perplessità.

E’ evidente che va oltre il calcio. E’ evidente che merita un approfondimento.


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