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Uno degli scienziati italiani più brillanti del mondo è dell’Aquila
02 Lug 2014 07:01

Il prof. Giovanni Pitari, associato in Oceanografia e Fisica dell’Atmosfera, dell’Università dell’Aquila, risulta tra i 55 ricercatori italiani presenti nella Highly cited Researchers, la classifica internazionale delle beautiful mind elaborata dalla Thomson Reuters.

La Thomson Reuters, che ha la propria sede centrale a New York ed è fonte mondiale per l’informazione destinata a svariati settori, ha reso nota la nuova lista, che aggiorna quella già pubblicata nel 2001, di scienziati più brillanti al mondo, selezionati secondo due parametri: il numero delle pubblicazioni scientifiche e quello delle citazioni, in modo da verificare la quantità degli articoli, ma anche la loro specificità nel settore di riferimento, con l’intento di evidenziare la loro capacità di influenzare la futura direzione dei loro settori di ricerca.

La Highly cited Researchers presenta 3200 autori in 21 campi delle scienze. Di questi, come detto, 55 sono italiani pari mediamente al 2 % del totale.

Il prof. Giovanni Pitari risulta tra gli scienziati italiani più brillanti al mondo per il settore delle Geoscienze. Ricercatore presso l’ateneo Aquilano dal 1984 e attualmente docente dei corsi di Laboratorio di Fisica Terrestre, Fisica dell’Atmosfera con Laboratorio e Fisica dell’Ambiente, il prof. Giovanni Pitari svolge attività di ricerca scientifica principalmente nell’ambito della modellistica dell’ozono e degli aerosol atmosferici e delle inter-connessioni di queste, in special modo con il sistema climatico. Questa attività di ricerca ha avuto ampi riconoscimenti in ambito internazionale, consentendogli di poter essere invitato a collaborare come co-autore di rapporti scientifici di organizzazioni internazionali leader nel campo della salvaguardia ambientale e del clima (IPCC, WMO, NASA, WRCP, EU, ICAO) e di collaborare in diversi progetti europei, finanziati nei vari programmi quadro, oltre a poter contribuire al conferimento del Premio Nobel per la Pace all’IPCC nel 2007. La sua attività di ricerca è stata caratterizzata da numerose collaborazioni in progetti internazionali e, dal 2002 al 2012, anni di riferimento per la Lista elaborata dalla Thomson Reuters, ha al proprio attivo pubblicazioni nei settori della modellistica su scala globale di ozono ed aerosol atmosferici. Attualmente la sua ricerca si concentra sullo studio dell’evoluzione futura dell’ozono stratosferico in risposta all’applicazione del protocollo di Montreal sulle emissioni dei composti a lunga vita di cloro e bromo (CFC, HCFC, HFC, PFC) e a possibili perturbazioni associate ad esperimenti climatici di geo-ingegneria. Un altro tema attuale di ricerca riguarda la possibilità di ridisegnare le rotte aeree nel corridoio nord-atlantico in funzione di specifiche condizioni meteorologiche, al fine di ridurre l’impatto climatico delle emissioni di ossidi di azoto dal traffico aereo. Tali attività modellistiche vengono condotte in collaborazione con alcuni colleghi del Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche dell’Ateneo Aquilano (Dr. Eva Mancini, Dr. Daniela Iachetti, Dr. Glauco Di Genova). Il prof. Giovanni Pitari e’ infine impegnato in attività di monitoraggio locale di diversi inquinanti atmosferici (ossidi di azoto, ozono, aerosol, radon) rilevanti per la qualità dell’aria, in collaborazione con altri colleghi dello stesso Dipartimento (Dr. Piero Di Carlo, Dr. Vincenzo Rizi, Dr. Natalia De Luca). Il fatto di essere citato nella Highly cited Researchers – afferma il prof. Pitari – mi onora e mi sollecita a seguitare con entusiasmo nelle mie attività di studio in un ambiente come quello dell’Ateneo aquilano dove si riesce a fare ricerca scientifica di qualità.


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