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Così il movimento anti-euro si organizza al Sud. Alleandosi con la Lega
28 Ago 2014 05:50

Renzi, Napolitano e Grillo sono i principali nemici. Quelli invece della Lega Nord i possibili amici. Anzi, addirittura alleati alle prossime Regionali (primavera 2015) e Politiche (quando ci saranno). Si tratta dei movimenti che si stanno compattando al Sud, in particolare tra Napoli e Palermo, con evidenti aspirazioni politiche. Non hanno ancora un’identità e un progetto chiaro, ma a quanto apprende Retenews24.it con il leader leghista Matteo Salvini si stanno stringendo in questi giorni agostani i primi accordi per il futuro gettando le basi per una sorta di federazione.

Gli eredi di Bossi – ormai emarginato fino a negargli il vitalizio – vogliono sbarcare nel Mezzogiorno, con un’operazione dal sapore populista anti-euro e anti-Grillo. Sì, perché sono proprio le istituzioni europee e il Movimento Cinque Stelle i due principali obiettivi delle critiche dei “Sovranisti”, come si può definire questo movimento che sta prendendo piede e che ha visto l’esordio a Napoli ad inizio luglio con un evento organizzato da Angelo Delle Cave. Consigliere provinciale eletto nelle fila del Nuovo Psi, questi si reputa autonomo al punto da guardarsi intorno e provare a giocare in proprio costruendo una rete. Sul suo profilo facebook, si definisce provocatoriamente “schiavo della Bce” ed insieme a professionisti e docenti universitari tiene i rapporti con i vertici della Lega. Nel mirino ci sono il potere della Germania targata Merkel, le imposizioni della Banca centrale europea, le restrizioni di bilancio, l’impoverimento causato dall’euro. Oltre che i grillini a livello nazionale, come dimostrano le critiche all’uscita di Di Battista sull’Iraq.

Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte Costituzionale e membro dell’associazione ‘Riscossa italiana’ (acronimo di RIStabilire COstituzione Sovrana SAlvandoci) fa parte di questo network.

Al convegno nel capoluogo partenopeo i relatori sottolinearono che questa è la fase in cui “fare davvero gli italiani”. Ma come? “Cominciamo a pensare di uscire dall’euro, c’è la possibilità di deroga nel trattato di Lisbona e quindi cogliamola. Siamo per un’Europa di pace e sviluppo, ma questa aggregazione monetaria ci sta portando al disastro. Ogni giorno – aggiunse – si susseguono suicidi e perdite di posti di lavoro: questa globalizzazione ha ucciso le piccole e medie imprese”. Del gruppo etichettabile come “Sovranisti” fanno parte anche Francesca Donato (candidata alle Europee proprio con la Lega), Antonio Maria Rinaldi, Francesco Amodeo e Luca Cestaro. Il segretario generale di Riscossa Italiana è il giurista Lucio Barra Caracciolo, grande fautore dell’uscita dalla moneta unica.


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