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La rivolta dei rettori del Sud
30 Set 2014 08:35

Assicurare al sistema universitario certezza di risorse” e non considerare “le misure finanziarie del nuovo Pon (Programma operativo nazionale) 2014-2020” come “sostitutive rispetto al fondo ordinario ma aggiuntive a quest’ultimo“. Sono alcuni dei sette punti che i rettori delle università del Mezzogiorno hanno elencato in un documento consegnato a Bari al sottosegretario all’Istruzione, Angela D’Onghia, al termine di un incontro sul programma di ricerca europeo ‘Horizon 2020’.

Pur consapevoli della limitatezza delle risorse finanziarie disponibili“, i rettori chiedono “risorse adeguate ad assolvere ai compiti istituzionali, tenuto conto delle situazioni di contesto territoriali“. E nel documento sottolineano “come prioritario” il rapporto tra le “progettualità della nuova programmazione Pon con le istituzioni regionali e il sistema produttivo“. Anche per questo, evidenziano, è necessario “allineare la nuova programmazione con ‘Horizon 2020’“. Inoltre, i rettori “esprimono apprezzamento sulle linee di intervento Pon nel capitale umano, avvertendo tuttavia la necessità di adeguamento e semplificazione delle regole con riguardo sia al reclutamento dei ricercatori, sia ai dottorati“. E chiedono “di differire di qualche mese la rendicontazione Pon 2007-2013, anche alla luce della previsione dell’obbligatorietà dell’adozione, a partire dal 1 gennaio 2015, del Bilancio unico di Ateneo e contabilità economica patrimoniale, ovvero la proroga dei termini di introduzione di Bilancio unico per gli Atenei che ne facessero richiesta“. Infine, i rettori “auspicano l’attivazione di un coordinamento delle azioni, che promuova gruppi tecnici tematici e gruppi trasversali delle intere regioni meridionali in funzione degli assi ‘Pon’ e ‘Horizon 2020’, prevedendo una forte semplificazione delle procedure amministrative e un’adeguata anticipazione nei finanziamenti“.


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