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A Taranto, alla ricerca di un talento digitale nel quartiere Tamburi
02 Set 2014 07:47

Cercasi un talento digitale nel quartiere Tamburi. Un talento da sostenere per indirizzarlo alle nuove professioni digitali e proporre così a piccoli passi un modello di sviluppo diverso partendo dalle zone più sofferenti del Meridione.

Si è svolta presso la sala degli Specchi della sede municipale del Comune di Taranto la presentazione del progetto culturale “Resto al Sud Academy” (http://www.restoalsud.it/academy/). Alla presenza dell’assessore all’Ambiente Vincenzo Baio, del direttore del customer marketing e comunicazione Giuseppe Zuliani e e docente di social media Roberto Zarriello (vice direttore del nostro portale) è stata illustrata l’iniziativa che consentirà a un giovane del quartiere Tamburi di svolgere gratuitamente per un anno un un corso di social media, editoria digitale, web grafica e web tv.

Nel corso della presentazione è stato illustrato il progetto culturale “Resto Al Sud” (www.restoalsud.it/manifesto) nato da poco più di un anno che punta a realizzare sul web “un’intelligenza collettiva” capace di contrastare i fenomeni che stanno depauperando il territorio. E la forza del progetto è proprio la community, duecento personalità di spicco del Sud che ogni giorno riversano sul portale contenuti: idee, proposte e denuncia civile di quello che bisogna cambiare per trasformare il Sud nella locomotiva del Paese.

Partendo dall’ideazione per poi passare all’azione, come nel caso dell’Academy.

Il progetto rivolto ai talenti digitali dei quartieri in difficoltà del Sud consentirà, infatti, ad un giovane di Taranto di imparare un mestiere digitale, iniziativa resa possibile grazie all’intervento del gruppo Conad. Partner tecnologico invece è il gruppo Tiscali. Da mercoledì scatterà la ricerca del talento nel quartiere Tamburi.

Successivamente, la ricerca si sposterà in Campania, nel quartiere Scampia di Napoli (in collaborazione con Carpisa), in Sicilia nel quartiere Zen (in collaborazione con Uniocamere Sicilia) e a L’Aquila nelle zone delle case provvisorie post sisma.


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