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La stazione crolla e uccide il lavoratore precario
01 Ott 2014 08:44

La tragedia si è consumata in una manciata di secondi. Il solaio è crollato e tre operai si sono ritrovati sotto un cumulo di calcinacci.

Il bilancio è grave: un morto e due feriti. Il fatto è avvenuto poco prima delle 14 nella stazione ferroviaria Pietrarsa-San Giorgio a Cremano, tra Napoli e Portici, che si trova lungo la linea costiera che dal capoluogo conduce a Salerno ma chiusa al traffico dal 5 febbraio scorso, giorno del cedimento sui binari di parte di Villa d’Elbouf.

Nel giugno scorso, invece, una tromba d’aria si è abbattuta sull’area vesuviana, danneggiando anche la piccola stazione che si trova proprio di fronte al museo ferroviario di Pietrarsa. I lavori della stazione, affidati da Rfi (Rete ferroviaria italiana) ad un’impresa certificata, sono iniziati pochi giorni fa.

L’edificio, così come prescritto dalle norme, era stato ingabbiato dai ponteggi. E questa mattina cinque operai si sono presentati al cantiere. Due erano sul ponteggio all’esterno. Nella struttura, come informa una nota di Rfi, si stava procedendo alla demolizione di un solaio. Quindi la tragedia. Per Raffaele Di Francesco, 58 anni, di Qualiano, non c’è stato nulla da fare. I feriti sono Andrea e Giuseppe Carusone: sono stati soccorsi e portati all’ospedale ”Loreto Mare” di Napoli.

Le loro condizioni, per fortuna, non destano preoccupazione. Andrea, un esperto edile di Gricignano d’Aversa, non sa ancora che il suo collega di lavoro ha perso la vita e dal letto di ospedale dice con un filo di voce che tutto è avvenuto in pochi secondi. Sul crollo è stata aperta un’inchiesta della Procura della Repubblica di Napoli ed un’altra da parte della stessa azienda Rfi che ha espresso il cordoglio ai familiari dell’operaio deceduto. Gli investigatori stanno sentendo tutti gli operai presenti nel cantiere per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. ”Dalle macerie chiedevano aiuto”, racconta Ciro Sarno, 42 anni, che abita proprio nell’edificio di fronte alla stazione di Pietrarsa.

”Mio padre ha sentito il crollo e subito si è precipitato sul posto. Ha cercato di tirare fuori dalle macerie due persone che gridavano aiuto e ci è riuscito. Purtroppo si è reso conto che per la terza persona non c’era nulla da fare”, aggiunge l’uomo ancora profondamente scosso. ”L’ennesimo incidente sul lavoro che a Portici ha causato la morte di un operaio e il ferimento di altri due ci lascia senza parole’‘, scrive in una nota il senatore del Pd, Vincenzo Cuomo, ex sindaco di Portici, che ha espresso vicinanza alla famiglia dell’operaio morto e a quelle dei due feriti. Raffaele Di Francesco, l’operaio morto nel crollo di un solaio oggi alla stazione di Pietrarsa, ”non risulta iscritto e versante in Cassa Edile”.

E’ quanto denuncia Ciro Nappo, segretario generale della Fillea Cgil di Napoli. ”La morte di Raffaele Di Francesco – si legge nella nota – si aggiunge alla morte di Salvatore Renna. Questi omicidi indignano l’intera comunità napoletana. Anche il povero Raffaele non risulta iscritto e versante in Cassa Edile. Un altro figlio di questa terra perde la vita perché non si riesce a garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro. Ormai è una mattanza, e la fatalità non c’entra nulla; c’entrano invece la precarietà con la quale le imprese allestiscono i cantieri, la omessa vigilanza da parte di chi vi è preposto, la precarietà del lavoro che costringe gli operai a lavorare in condizioni di evidente pericolo”.

”La sicurezza nei cantieri non può limitarsi in dispositivi di facciata; occorre invece garantirne la assoluta tenuta e senza che alcunché resti affidato al caso e cioè a quella che sta diventando sempre di più una tragica roulette russa”. ”La Fillea – si conclude la nota – grida basta e pretende una precisa assunzione di responsabilità”.


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