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Cerchiamo un talento digitale a Catania
24 Ott 2014 11:27

Cercasi talento digitale nel quartiere Librino. Un talento da sostenere per indirizzarlo alle nuove professioni e proporre così a piccoli passi un modello di sviluppo diverso partendo dalle zone più sofferenti del Meridione.

Oggi alle ore 11 presso la sede municipale del Comune di Catania si svolgerà la presentazione del progetto culturale “Resto al Sud” (www.restoalsud.it/manifesto) che si prefigge di dare un contributo contro il fenomeno della nuova emigrazione giovanile puntando sull’innovazione.

La presentazione avverrà alla presenza del sindaco Enzo Bianco, del vice presidente nazionale di Confindustria Ivan Lo Bello, del presidente di Confindustria Sicilia Antonello Montante e del Direttore Generale di Conad Sicilia, Giorgio Ragusa.

Con l’occasione verrà illustrata l’iniziativa che consentirà ad un giovane del quartiere Librino di svolgere gratuitamente per un anno un un corso di social media, editoria digitale, web grafica e web tv. E la forza del progetto è proprio la community, duecento personalità di spicco del Sud (tra cui anche Lobello) che ogni giorno riversano sul portale contenuti: idee, proposte e denuncia civile di quello che bisogna cambiare per trasformare il Sud nella locomotiva del Paese.

Partendo dall’ideazione per poi passare all’azione, come nel caso dell’Academy.

Il progetto rivolto ai talenti digitali dei quartieri in difficoltà del Sud consentirà ad un giovane di Catania di imparare un mestiere digitale, iniziativa resa possibile grazie al sostegno del gruppo Conad.

Gli altri partner sono Unioncamere Sicilia, Tiscali, Ninja Academy e Carpisa.

I giovani residenti a Librino interessati all’iniziativa hanno tempo fino al 30 novembre per presentare le loro candidature (con breve testo di presentazione, curriculum e certificato di residenza) alla mail talenti@restoalsud.it

Stessa scadenza per un giovane del Sulcis (Carbonia).

La ricerca dei talenti è invece quasi in dirittura d’arrivo (con ufficializzazione il 30 ottobre) per le Palermo (quartiere Zen), Napoli (Scampia), Taranto (Ilva) e a L’Aquila (progetto C.a.s.e.).


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