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Il Sud che i cinesi vogliono comprare
07 Ott 2014 08:46

Alle 6 e mezza di stamattina, Aaron Radelet ha twittato che sarebbe stato «a great day for the Waldorf Astoria New York». L’albergo superlusso di Park Avenue è stato comprato dai cinesi e il capo della comunicazione e vicepresidente della catena degli hotel Hilton ha giocato d’attacco per provare a raddrizzare un poco le smorfie degli irriducibili WASP.

In Italia si sarebbe scatenata la più chiassosa delle cerimonie funebri per l’identità nazionale violata. Invece negli USA fanno ormai finta di niente, anche se diventa cinese uno spicchio della Big Apple nell’immaginario universale.

Immobili e turismo sono un obiettivo della Repubblica Popolare Cinese anche in Italia che, da circa tre anni, ha cominciato a fare ponti d’oro per questo tipo di investimenti. Al punto da ingaggiare la Fondazione Italia-Cina di Cesare Romiti per supportare il personale della nostra ambasciata nella scelta dei cinesi a cui concedere il visto “lungo” che consente di risiedere ben cinque anni elettivamente o per turismo in Italia, a fronte dell’acquisto di un immobile del valore catastale di almeno un milione di euro.

Nella partita sul Piano degli aeroporti italiani adottato il 30 settembre scorso, il sistema pubblico-privato dell’Emilia Romagna ha fatto di tutto perché si confermasse la strategicità dello scalo di Rimini, alla fine dichiarato di interesse nazionale. Il Comitato per la concertazione turistica, l’organo rappresentativo del sistema turistico emiliano-romagnolo dove ci sono Regione, Province, Camere di Commercio e imprenditoria turistica, punta molto sulla grande pista di quello scalo per attrarre le decine di milioni di cinesi che si sposteranno verso l’Europa nel 2015, anche a prescindere dall’EXPO. Rimini spera che acquistino immobili e alberghi.

È un fenomeno ormai animato anche a livelli più “popolari”.

Attualmente sono 62 le offerte di hotel, affittacamere e agriturismo proposte ai cinesi sul sito vendereaicinesi.it. Si va da un piccolo albergo a Spello offerto a un milione e 800 mila euro a un altro a Pinzolo – Madonna di Campiglio per 1.480.000 euro. Undici attività sono offerte al Sud, la maggior parte in Campania e in Sicilia: spiccano un quattro stelle nella Valle dei Templi e un agriturismo con oliveto DOP a Vittoria.

Gli immobili in generale sono 570, una quarantina nel Sud. Fra i quattordici immobili di prestigio siciliani, ce ne sono di strepitosi: una villa e terreno edificabile con vista mare e vista Etna ad Acireale per un milione e mezzo, un altro da mille e una notte a Caltagirone per 1.650.000, un palazzo barocco del 700 nel centro storico di Vizzini ad appena 800 mila euro. Perfino un castello arabo-normanno del 1570 con tanto di torri e cannoni d’epoca ad Aci Bonaccorsi, senza prezzo indicato. E un dammuso di 200 metri quadri con vista mare in cinemascope dalle vetrate a “soli” 570 mila euro.

Ai cinesi che si spostano per affari per brevi o medi periodi non piace abitare in affitto.


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