';

Vi porto con me nella Silicon Valley. Ecco come
25 Nov 2014 06:48

La prima volta che arrivai in Silicon Valley, a settembre del 2008, ero convinto di sapere cosa mi aspettava. Mi sbagliavo.

Qualche giorno fa, durante una conversazione, è emersa una riflessione che ho pensato di condividere. In un mondo globalizzato quale il nostro, è facile avere accesso online a tanti contenuti come quelli di TechCrunch (www.techcrunch.com) o Venture Beat (www.venturebeat.com) e sapere quello che accade nella valle più famosa della tecnologia.

La Silicon Valley è quella zona, a nord della California, nota nell’immaginario collettivo non solo per le palme e un invidiabile clima, ma soprattutto poiché è la fucina di tecnologie informatiche ed elettroniche, il luogo dove sono nate e hanno sede le “BIG companies”: Amazon, Google, Apple, Facebook, Paypal e tante altre.

Eppure, solo visitandola mi accorsi, con grande stupore, che la SV non è soltanto quello che si legge nei giornali. E’ molto di più. Ha una sua geografia.

Ad esempio, le startup sono soprattutto nella downtown di Palo Alto e recentemente a San Mateo, le software company a MontainView mentre le hardware a San Jose. San Francisco attira molte startup ma anche company in Life science. Tutto è in continua evoluzione ed è difficile capire la storia di questa valle senza passare per il Computer History Museum e soprattutto incontrare chi vive in questa terra e ha partecipato alle più importanti innovazioni. E’ anche un mondo che guarda al futuro che, tra le strade di Menlo Park e Palo Alto, è già presente o si respira. Basta ascoltare i progetti delle più recenti startup durante uno dei tanti eventi di networking.

Potrei provare a descrivere cosa ho visto e vissuto allora e che solo dopo parecchi sei mesi è arrivato anche in Italia e nel resto del mondo (o deve ancora arrivare!), ma le parole non renderebbero bene il concetto. Si tratta di una realta’ talmente rivoluzionaria e diversa dalla nostra che – parafrasando l’espressione di un imprenditore italiano al rientro dalla Silicon Valley – “quando torni, gli altri e soprattutto i tuoi soci non ti capiscono più, perchè pensi ed agisci in modo completamente diverso”.

La Silicon Valley è un incredibile network di altissimo livello, una concentrazione unica di persone e culture da tutto il mondo, il luogo in cui “tutto può succedere” e niente impossibile. E’ il paese delle meraviglie dove si “scala” il successo o si fallisce, dove si impara ad essere sempre positivi, dove si perde meno tempo a risolvere un problema che a discutere sulle possibili soluzioni. Nella Valle il fallimento non è visto una sconfitta, ma un’esperienza di vita. A nessuno importa quanti anni hai, come sei vestito, di che nazionalità sei o se sei ricco di famiglia. L’importante è che vali. Perchè se vali, prima o poi, you succeed.

Insomma, la Silicon Valley, e soprattutto la sua cultura, può essere capita solo vivendola. E’ un modo di pensare, un “mindset” che solo di persona può capire e interiorizzare.

Per questo è importante andare in Silicon Valley, per portare in Italia un frammento intangibile ma infinitamente potente di una cultura che continua a cambiare il mondo.

Tra le varie opzioni per conoscere la cultura della Silicon Valley, il programma “Silicon Valley Technology Venture Launch Program” (TVLP).

Si tratta di 20 giorni di immersione totale a Menlo Park, nel cuore della Silicon Valley, durante i quali i partecipanti seguono lezioni teoriche tenute da docenti delle migliori Università della California (Berkley, Standford, Santa Clara), partecipano ad eventi di networking, anche presso big company (Amazon, Paypal, etc.) e ad incontri con investitori e imprenditori locali, così come visite a startup.

Per l’Italia ci sono 2 borse di studio.

Domanda di partecipazione entro il 30 novembre 2014. Info su www.tvlp.co

Altre opportunità di rilievo internazionale, sempre in Silicon Valley, sono la Singularity University (focus su tecnologie emergenti) o lo Stanford Ignite Program (i cui corsi si tengono, tra l’altro, anche a Parigi).

Insomma, non manca che preparare la valigia ed esser pronti a tornare con un modo di pensare completamente nuovo. Buon viaggio!


Dalla stessa categoria

Lascia un commento