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La Puglia è una delle regioni più cementificate d’Italia
04 Dic 2014 07:09

La Puglia – rivela l’Ispra – è tra le regioni più cementificate d’Italia.

Per molti anni si sono consumati non meno di 40-50 ettari al giorno di suolo agricolo. Oggi, con il mondo dell’edilizia ancora in crisi, probabilmente questa stima è minore, ma i danni irreparabili all’ambiente restano. E resteranno fino a quando non diventerà prioritaria la cultura della prevenzione e della rigenerazione urbana. La terra, infatti, è una risorsa limitata che andrebbe protetta enormemente viste le sue diverse virtù biologiche e naturalistiche.

In questi anni, invece, irresponsabilmente, abbiamo tollerato uno sterminio dei campi indecente che, spesso, ha prodotto inumane e infernali periferie. Accettato la devastazione del paesaggio per la costruzione di questi “non-luoghi” nei quali viene brutalizzato il diritto ad una esistenza dignitosa e dai quali si propaga l’odio per la bellezza urbana. Il suolo trattato come un prodotto finanziario da sfruttare esageratamente solo per soddisfare l’appetito di pochi balordi.

La città di Bari non è stata esente da questa vergogna: nel 2012-2013, quando il Sindaco era Michele Emiliano, era tra le prime sei città italiane per consumo di suolo.

Il capoluogo, nei prossimi mesi, sarà attraversato sicuramente da un vivace dibattito sul suo futuro urbanistico perché si tornerà a parlare del nuovo Piano Urbanistico Generale.

Mi auguro, perciò, che la città risponda presente, come mai ha fatto finora, comprendendo l’importanza storica dell’occasione. Mi auguro, infine, da cittadino, che tutta la stampa locale, riscoprendo l’unicità e la straordinarietà del proprio ruolo anche etico, attraverso opportuni approfondimenti elaborati con qualità ed onestà, sviluppi al meglio gli strumenti della conoscenza per fornire al Sistema-Città tutte le possibilità verità perché tutti siano costruttori corresponsabili e consapevoli del futuro di questa nostra amata Bari.


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