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A Messina c’è il racket dei muli
07 Gen 2015 07:10

Controllavano il “business” dell’edilizia ad Alicudi, e pretendevano che le ditte operanti sull’isola utilizzassero i loro muli come mezzi di spostamento del materiale, con prezzi più alti e totalmente in nero.

Se qualcuno non acconsentiva si vendicavano con atti intimidatori come gettare una betoniera in un precipizio o rovinare colate fresche su strada lanciando grossi sassi.

In casi estremi chiedevano anche assunzioni pilotate nelle ditte concorrenti o l’abbandono dei lavori a favore di aziende amiche.

Un racket delle estorsioni per controllare l’edilizia attraverso il trasporto con i muli, come racconta il Corriere del Mezzogiorno.

Accade anche questo ad Alicudi, splendida isola incontaminata delle isole Eolie con poco meno 100 abitanti, dove questi animali sono ancora il mezzo più utilizzato sia dai turisti, che per altri tipi di lavori.

A finire in manette nell’operazione dei carabinieri Alessandro Virgona, 23, mentre i complici Matteo Taranto, 27 anni, e Maurizio Virgona, 23 anni, sono stati sottoposti all’obbligo di dimora.

Tutti sono accusati di estorsione e spaccio di droga.


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