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A Stromboli ci si cura con Whatsapp
27 Gen 2015 07:28

A volte la tecnologia può risolvere problemi importanti. Anche quelli di salute, seppure indirettamente. Per curare il suo bambino, affetto da una prolungata e fastidiosa bronchite, una mamma che abita a Stromboli, una delle sette isole delle Eolie, ha deciso di fare di necessità virtù racconta il quotidiano La Sicilia.

Sull’isola c’è infatti solo una Guardia medica e manca l’assistenza pediatrica. Così una donna palermitana trasferita sull’isola, ha deciso di chiedere aiuto a una sua amica pediatra inviando, attraverso Whatsapp, la registrazione del respiro di suo figlio.

Alla specialista è stato sufficiente per individuare il problema e indicare la cura. È stata la stessa signora a rendere nota la vicenda pubblicando un post su Facebook racconta il quotidiano: «Stromboli, Italia – scrive – qui il pediatra non c’è, i bambini sì! Ho curato mio figlio da una brutta bronchite grazie a Whatsapp, inviando la registrazione del suo respiro a un’amica pediatra! Viva la tecnologia, viva gli smartphone e soprattutto… Grazie dottoressa! ».

La mamma ha spiegato poi alla stampa la difficile situazione sanitaria di Stromboli, peraltro analoga a quella di altre isole dell’arcipelago.

«Guardia medica e medico di base – dice – sono molto disponibili ma non sono pediatri. Il pediatra si trova a Lipari. Di mezzo c’è il mare e d’inverno è quasi sempre agitato e rimaniamo isolati dal mondo. Beh, sarebbe opportuno avere un pediatra sull’isola almeno periodicamente. Dove sta il diritto alla salute dei nostri figli? Comunque, la cosa importante è che il mio piccolo adesso sta meglio».


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