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Il tesoro della Calabria può battere la crisi
16 Gen 2015 05:36

C’è una parte di Calabria che ha saputo scoprire e valorizzare il suo tesoro più prezioso, il territorio.

C’è una parte di Calabria che ha avuto la geniale intuizione che lo sviluppo non parte dall’alto ma si costruisce a partire dal basso, valorizzando ciò che si ha a disposizione.

E’ il caso dei comuni dell’area grecanica che hanno aderito al progetto dei “borghi solidali”, progetto che comprende una parte dei comuni che si trovano nella provincia di Reggio Calabria, in corrispondenza della Vallata dell’Amendolea.

Tale fetta di territorio ha radici antiche in quanto i Greci sbarcarono qui nell’VIII secolo a.C. ed è sempre stata crocevia di culture e di popoli dell’intero Mediterraneo.

Un progetto, quello dei borghi solidali, che coinvolge tutti i corpi intermedi presenti sul territorio quali imprese sociali, cooperative, associazioni di volontariato, che operano da diversi anni con lo scopo di promuovere forme di sviluppo locale.

Dal 2010, con l’aiuto della Fondazione con il Sud, si è mirato a valorizzare tutte le risorse esistenti sul territorio, a riscoprire il contatto con la natura, con gli animali, con i beni culturali e paesaggistici,  al fine di promuovere un maggior benessere e una maggiore equità.

Da qui la nascita di fattorie e imprese agricole che, sfidando la crisi economica, riescono ad esportare sui mercati esteri i propri prodotti di qualità; oppure la nascita di cooperative di giovani che hanno ristrutturato antichi casolari trasformandoli in b&b che ospitano studenti provenienti da tutta europa; con un paradosso positivo che in alcuni di questi borghi, si registra una inversione del fenomeno migratorio con il ritorno di tanti giovani e di tante famiglie che lasciano il Nord per ritornare al Sud! Oltre a rappresentare un modello di sviluppo eco-sostenibile, la valorizzazione della cultura e delle tradizioni, ha consentito un recupero dei valori più importanti, quali la cultura della vita, della famiglia, dell’accoglienza.

Da qui la consapevolezza di come esista una Calabria ricca di cultura e di tradizione che ha intrapreso un virtuoso percorso di sviluppo, capace di rispondere alla sfida occupazionale e alla crisi economica, di non abbandonare i propri valori, ma anzi capace di farli diventare asse portante della propria comunità.


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