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Il Matese in festa per il #Giroditalia
15 Mag 2015 06:53

La carovana rosa tornerà a calcare i tredici chilometri che da San Massimo portano al pianoro di Campitello, dove in passato hanno vinto grandi campioni come Hinault, Chioccioli, Berzin e Simoni: appuntamento sabato 16 maggio. Ma c’è l’incognita del Macerone, non segnalato agli organizzatori.

CAMPITELLO MATESE. Il Giro d’Italia torna in Molise e c’è già grande attesa. La corsa rosa, il prossimo 16 maggio, farà tappa a quota 1430 metri, nel pianoro di Campitello Matese, secondo arrivo in salita dell’edizione 2015. Sarà proprio nell’ottava tappa, con partenza da Fiuggi, che la carovana raggiungerà la località sciistica.

Già in passato Campitello, per diverse volte, è stato arrivo di tappa della corsa: nel 1969 con la vittoria di Carlo Chiappano, nel 1982 fu la volta del francese Bernard Hinault (trionfatore della classifica finale), nel 1983 toccò allo spagnolo Alberto Fernandez, nel 1988, invece, vinse Franco Chioccioli, nel 1994 il russo Eugeni Berzin (vincitore di quel Giro) e, infine, nel 2002, tagliò per primo il traguardo il trentino Gilberto Simoni.

I 13,5 km di lunghezza abbinati agli 850 metri di dislivello, con una pendenza media del 6,9% e massima del 12%, ne fanno uno degli arrivi in salita più impegnativi degli Appennini.

Il Giro torna a calcare le strade regionali grazie al perseverante lavoro del comitato di tappa fortemente voluto dal sindaco di San Massimo, Fulvio Manfredi Selvaggi, cui hanno aderito e partecipato anche Barbara Borrelli, Paolo Di Donato, Carmelo Parpiglia (consigliere delegato allo Sport della Regione Molise), Guido Cavaliere (presidente regionale Coni Molise) e Silvestro Belpulsi (presidente della Federciclismo Molise).

Una manifestazione professionistica di tale portata mediatica rappresenta una grande opportunità per tutto il territorio molisano; ad essa seguiranno anche altre iniziative come la pedalata cicloturistica aperta a tutti, tesserati e non, con la possibilità di indossare una speciale’maglia rosa’ celebrativa, calcando lo stesso tratto di strada che percorreranno i campiono su due ruote.

La tappa, dopo la partenza da Fiuggi, transiterà in cima al valico di Forca d’Acero, entrando per un breve tratto in Abruzzo tra i comuni di Opi, Villetta Barrea e Alfedena. Seguiranno gli ultimi 60 chilometri tutti in Molise: ma qui si apre l’incognita della frana del Macerone, con una svista clamorosa. Il percorso, infatti, prevede il transito dal valico di Rionero Sannitico lungo la Statale 17 passando per il Macerone, dove insiste un’enorme frana già dal 4 aprile 2013, lontana da ipotesi concrete di ripristino. Peccato che la politica regionale se ne sia dimenticata e che certamente la tappa dovrà essere oggetto di modifiche.

In seguito, il Giro prevede il passaggio a Isernia per giungere in prossimità del Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso, dove sicuramente il gruppo arriverà compatto almeno fino al bivio per Bojano e San Massimo. Di qui, i big inizieranno a tastarsi il polso con scatti e controscatti sui 13,5 km della stupenda salita finale.


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