';

Gli #italiani che arrivano a #Londra cambiano nome
07 Lug 2015 06:59

Richard anziché Riccardo, Mary al posto di Maria, John invece di Giovanni: alcuni italiani arrivano a Londra e cominciano a farsi chiamare con un nome inglese.

Si presentano proprio così, fanno anche i biglietti da visita col nome cambiato. E’ tutto personal branding: se non li conosci bene e non sai che sono italiani nati e cresciuti in Italia (ed a Londra appena da un paio di mesi?) il nome inglese fa pensare a possibili collegamenti “per nascita” con la cultura British. Non importa che il cognome sia Meneghini o Rossi o Bonaccorso: anzi, tanto meglio perché potrebbe suggerire perfino un doppio passaporto. Eric Scognamiglio, Matthew Terranova, Joseph Migliore: questi sono inventati ma quelli veri sono molto simili, tutti nomi che suggeriscono un padre italianissimo – o meglio anche un nonno emigrato – e una mamma inglese che, si sa, è quella che dà l’imprinting culturale.

Niente di vero, ovviamente. Facebook aiuta in questo camuflage, visto che qui si sceglie il nome a piacimento (e anzi qualcuno esagera e cambia anche il cognome). Che male c’è a fingersi inglesi di seconda generazione? Niente. Mi pare una questione di identità, anche se – è chiaro – il concetto del sé è anche flessibile ed auto-determinato. Emigrare in età matura è percepito come una rinascita, l’anniversario dell’arrivo si festeggia come il compleanno e il nome nuovo inglese ci sta tutto.

Insomma: Stephen, Philip, Nick sono tutti in realtà Stefano, Filippo, Nicola. Adesso ci penso sempre quando conosco qualcuno col nome inglese e un accento italianissimo, e penso: t’ho sgamato! 

Diversa è la questione dei cognomi: alcune signore italiane che sposano un inglese aggiungono di diritto il cognome British al proprio, e così abbiamo Carolina Rutelli Evans, Luisa Salvini Williams ecc.

Ma non lo fanno tutte, alcune mantengono solo il proprio cognome italiano e basta.

Altre ancora hanno un cognome-panino perché ce ne mettono tanti e col trattino:

1) quello da nubile quindi del proprio papà, spesso italiano;

2) quello del marito, spesso inglese,

3) quello della propria mamma, che a sua volta potrebbe avere due cognomi e via discorrendo: tipo Rosa Mannino Whitehall Patanè-Carter.

A proposito: “nubile” si pronuncia “nubail” e in Inghilterra ha anche il significato di “sexy”: me lo ha segnalato il mio amico Philip guardando tra mille risate la mia carta d’identità


Dalla stessa categoria

Lascia un commento