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A Cefalù ‘restaurata’ una scritta murale di Mussolini
26 Apr 2016 17:12

Le tracce del fascismo presenti ancora in tantissime città italiane vanno preservate dall’usura del tempo per essere salvaguardate in quanto memoria storica del Paese o lasciate al proprio destino?

Il dubbio, il giorno dopo il 25 aprile, non è da poco, perché non riguarda soltanto la Storia o la Politica ma anche (e soprattutto) la percezione che gli italiani di oggi hanno del Ventennio: passato da considerare alla stregua di tutti gli altri o ancora covo di rancori e risentimenti?

Questo è lo spunto di riflessione che si può trarre dalla foto – messa in evidenza in questo post –  scattata ieri a Cefalù, la famosa cittadina normanna siciliana, dove una frase di Benito Mussolini, pronunciata ai coloni dell’Agro Pontino nel 1936 – è stata ‘restaurata’ insieme alla facciata del palazzo in cui si trova.

Prima dell’intervento, come documentato da Google Maps, la situazione era questa:

Restaurata

Gli effetti del ripristino della frase del Duce (“In sette mesi abbiamo conquistato l’impero, in tre mesi appena lo abbiamo pacificato“) è evidente: adesso è ancora più chiara.

E la domanda sorge spontanea: come mai questa scelta?

Su CronacheDiPalermo.it, dov’è stata accesa la miccia, è arrivato prontamente il commento chiarificatore di Angelo Schittino, direttore dei Lavori, con cui “lo scrivente ha chiesto il Parere all’ufficio che ha il compito e le competenze per rispondere a tali quesiti, cioè la Soprintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali di Palermo, detto ufficio ha rilasciato regolare parere, non solo sulla semplice manutenzione dei prospetti dello stabile, ma anche sulla scritta del ventennio, da dove si legge chiaramente, di ripristinare gli intonaci del prospetto e di rifare la scritta Mussoliniana in Grigio antracite. Tale parere è visionabile presso l’ufficio Tecnico del Comune di Cefalù. Quindi spero di aver fatto chiarezza, ed ogni eventuale contestazione si prega di rivolgerla alla Soprintendenza dei Culturali ed Ambientali di Palermo”.

Quanto rivelato da Schittino è significativo perché apre la strada alla possibilità di altri restauri simili in giro per le città italiane: forse si sta cominciando a pensare a Mussolini e al fascismo nell’ambito esclusivo della Storia?

Ai lettori l’ardua ‘sentenza’.


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