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La grande emigrazione, il 50% va via dal Sud
08 Ott 2016 11:44

Un’emorragia di talenti che parte soprattutto dal Meridione, una vera e propria “grande emigrazione” che vede migliaia di giovani allontanarsi dalla propria città per cercare fortuna fuori dallo Stivale.

E’ la tragica realtà messa in luce dal Rapporto Migrantes 2016, relativamente all’anno 2015. Secondo l’Aire, l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, sono infatti oltre 107 mila i nostri connazionali espatriati in un altro Paese: un numero superiore a 6.232 unità rispetto all’anno precedente, per un incremento del 6,2%.

A fare le valige sono in particolare i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni, con una maggioranza di cittadini del Sud. Sono infatti meridionali il 50% degli italiani iscritti al registro dell’Aire. “Il grave problema dell’Italia di oggi è proprio l’incapacità di evitare il depauperamento dei giovani e più preparati a favore di altri Paesi”, commenta la Fondazione Migrantes nella premessa del rapporto.

Tra i primi motivi del “travaso” c’è infatti la ricerca di una soddisfazione lavorativa. Molti iniziano infatti a conoscere le opportunità che il mercato del lavoro internazionale offre già durante gli anni della laurea mentre altri decidono di emigrare dopo essersi formati.

Se a livello regionale le percentuali più incisive riguardano la Lombardia (+6,5%), la Valle d’Aosta (+6,3%), l’Emilia Romagna (+6,0%) e il Veneto (+5,7%), su base provinciale torna netto il protagonismo del Meridione. Tra i primi dieci territori provinciali, infatti, sette sono del Sud Italia. Fatta eccezione per la la provincia di Roma che si classifica in prima posizione, seguono infatti Cosenza, Agrigento, Salerno, Napoli, Milano, Catania, Palermo, Treviso e Torino.

Meta preferita è senza dubbio la Germania (16.568). Seguono Svizzera, Francia, Argentina, Brasile e Belgio. Prediletto dai giovani anche il Regno Unito, scelto soprattutto da chi vuole studiare. E facendo la conta dei connazionali residenti all’estero al 31 dicembre 2015, il Rapporto parla chiaro: cinque milioni di italiani hanno lasciato il Bel Paese, il che significa che più di un italiano su 12 è un emigrato.

Ma non è tutto. Un saldo migratorio negativo nelle regioni del Sud si attesta anche a livello della mobilità territoriale interna. Sono soprattutto le città meridionale a perdere residenti (-447 mila, -31,8 unità per mille residenti) mentre il maggior incremento, sia in termini assoluti sia relativi, si registra nel Centro (+211 mila, +18,3 per mille) seguito dal Nord-Est (+198 mila, +17,6 per mille) e dal Nord-Ovest (+137 mila, +8,8 per mille).


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