Dalla caduta del muro di Berlino tutti hanno pensato che non ci fosse più bisogno di politiche di redistribuzione del reddito e di attenzione per le classi medie e basse.
Morto il pericolo comunista nessuna preoccupazione per la frustrazione e la sofferenza del popolo.
Hanno pensato che un po’ di tv e media ben manipolati sarebbero bastati. Hanno pensato anche a sinistra di schierarsi col capitale e con le lobby industriali e finanziarie sconnettendosi dal popolo.
In Europa il veicolo di queste politiche è stata l’Unione Europea, in pericolo perché non rappresenta più l’anima e le aspirazioni del popolo europeo, ma prevalentemente grandi interessi economici. La sinistra ipocrita e piattamente succube dei più forti viene considerata dal popolo non credibile.
Obama vinse una battaglia vera e commovente con un messaggio chiaramente rivolto a chi non contava niente nel paese più potente del Mondo.
Adesso si gestisce un disastro. Agevolato da sistemi elettorali senza pluralismo e senza tutela delle diverse opinioni in nome della “efficienza” delle istituzioni.
In Italia dobbiamo al centrosinistra che non si omologa e rimane appassionato difensore delle persone e anche, lo devo riconoscere, al M5S la tenuta delle istituzioni repubblicane e la perdurante debolezza dei populismi xenofobi e guerrafondai.
Costruire un fronte comune per la salvezza dell’Italia, dell’Europa e del Mondo basato su Giustizia e Libertà è possibile, per non risvegliarci di nuovo con la bocca aperta come è successo con l’esito del voto americano.
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