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Borghi del Sud: Bovino, il comune pugliese dagli ottocento portali
05 Dic 2016 08:30

Si trova a 647 metri di altezza, al confine tra Puglia e Campania, conta circa 4 mila abitanti e i più lo conoscono come il borgo dagli ottocento portali di pietra. Bovino è un comune pugliese della provincia di Foggia. Fu fondato dai Dauni ma sul significato del suo nome originario – Vibinum – non si hanno certezze se non per il fatto che fu attestato da Plinio e Polibio. Con molta probabilità, potrebbe derivare lingua osca parlata dalle antiche popolazioni della Daunia (bue).

La storia di Bovino, entrato nella top list dei “borghi più belli d’Italia”, è certamente lunga e intricata. La città, fu distrutta dai Romani, nel corso delle lotte sannitiche. Successivamente ottiene il riconoscimento di municipium e comincia a governarsi con leggi proprie. In seguito su distrutta dai Bizantini durante la guerra con i Longobardi e si perdono, per via di un incendio, le opere romane. La sua rifioritura e la ricostruzione delle sue mura risalgono al 669, per opera dell’imperatore Basilio I.

Qualche secolo dopo, nel 967 i Bizantini attaccano la città che però sarà nuovamente ricostruita dai Bizantini. Durante la dominazione di Federico II il borgo vive un periodo di prosperità, mentre fino al XVI secolo passa sotto varie casate gentilizie. Nel 1656, la peste lascia in vita a Bovino appena 1200 cittadini.Come se non bastasse, il borgo tra il XVIII e il XIX secolo fu preda dei briganti.

Nonostante questa storia piuttosto travagliata, a Bovino sono ancora oggi visibili ampi tratti che documentano le varie dominazioni subite. Abitazioni in pietra, volte a botte, pavimentazione in pietra di fiume e numerosi portali rendono certamente il borgo una miscellanea di arte e cultura.

Bovino si caratterizza anche per le scalinate ripide dei vicoli, le casette bianche e le sue campagne. All’interno i visitatori non possono far visita alle sue sette chiese, prima tra tutte la monumentale Cattedrale. Frammenti scultorei, abside dal coro ligneo e monumenti funebri dei signori di Bovino, costituiscono un simbolo rilevante dei passaggi bizantini e romani. Tra le altre chiese da visitare, quella di San Marco (dal perfetto stile bizantino), del Carmine (edificata dai Gesuiti nel Seicento), la neoclassica Santa Maria delle Grazie, l’antichissima chiesa di San Pietro. E ancora la chiesa del Rosario e le quattrocentesche Chiese dell’Annunziata.

Meritano menzione anche i musei e le gallerie d’arte. Primo tra tutti il museo Civico, vera testimonianza della storia del borgo ma anche il museo Diocesano e la biblioteca Diocesana, che conserva circa 10 mila volumi. Non è meno ricco neanche il patrimonio culinario di Bovino che si caratterizza per l’essere prodotto e lavorato quasi tutto interamente a mano. Tra i prodotti tipici troviamo la pasta fatta in casa e i biscotti con le mandorle, mentre piatti del borgo sono le orecchiette pugliesi con sugo di carni miste o al pomodoro fresco. Non da meno, infine, anche la manifattura che vede nella lavorazione del ferro, della pietra e nei lavori all’uncinetto la sua vera forza.

Fontee foto: Borghipiubelliditalia.it


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