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Caccia a cani e gatti in Puglia, il presidente Emiliano: “È una cazz….”
31 Mag 2017 15:34

Sta facendo discutere l’allarme lanciato dall’ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali – secondo cui, in Puglia, “si vorrebbe aprire la caccia ai cani e ai gatti“.

La notizia è stata condivisa su Facebook, dove si legge che “ci sono persone che dicono che la proposta della Puglia di uccidere cani e gatti ‘inselvatichiti’ sia una bufala. Nonostante quanto dice Emiliano, il DDL c’è eccome, è sul sito della Regione Puglia“.

 

Il governatore della Puglia Michele Emiliano, infatti, sempre su Facebook, ha definito una ca****a quanto diffuso: “In Puglia – ha scritto – mai nessuno darà la caccia a cani e gatti, dovrebbero passare sul mio cadavere“, accusando “qualche burlone sedicente 5 stelle“.

Ma il M5S della Puglia, tramite il proprio sito ha rispedito al mittente le accuse: “Il sedicente Presidente di una Regione ha purtroppo perso un’altra occasione per rimanere in silenzio, rimediando così una brutta figura. La notizia non l’ha diffusa il M5S ma è apparsa sul portale di un importante associazione animalista. Il DDL in oggetto esiste“.

Il riferimento è all’articolo 31 del DDL 67/2017 ‘Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio‘, presentato dall’assessore regionale all’Agricoltura, Leonardo Di Gioia, dove s’inserisce “cani e gatti inselvatichiti” tra le specie per cui il presidente della Giunta Regionale, sentito l’ISPRA – Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale – può autorizzare il “controllo“, con questa motivazione: “Queste specie, si legge nel DDL, moltiplicandosi eccessivamente arrecano danno alle colture agricole, al patrimonio faunistico, alle attività e produzioni zoo-agroforestali e ittiche”, nonché “al patrimonio storico e artistico“.

In pratica, in caso di via libera al DDL, la Regione, in casi estremi, potrebbe autorizzare l’abbattimento e la cattura per gli esemplari “appartenenti alla popolazione responsabile del danno“.

L’assessore Di Gioia è intervenuto su Twitter, affermando che il suo DDL ricalca la legge regionale 27/1998, in vigore da quasi 20 anni, dove ci sono anche le parti che includono “cani e gatti inselvatichiti”.


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