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Vittima di femminicidio denunciò per 12 volte il marito violento
14 Giu 2017 12:45

Dieci anni fa, a Palagonia (Catania), Marianna Manduca, madre di tre figli, fu assassinata dal marito, Saverio Nolfo, che è in carcere, dove sta scontando una condanna a vent’anni di reclusione.

Ieri la sentenza del Tribunale Civile di Messina, secondo cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri dovrà risarcire, con 300mila euro, i figli della donna.

Il motivo?

Marianna Manduca, per ben 12 volte, denunciò a due magistrati citati in giudizio di subire la condotta violenza del marito.

I PM, però, stando alla sentenza del Tribunale, non hanno agito come avrebbero dovuto, non evitando così di fatto il femminicidio.

Il Tribunale – adito dal padre adottivo dei figli della vittima, il cugino Carmelo Calì – ha, quindi, applicato la norma sulla responsabilità civile nella sentenza sui due magistrati in giudizio che, all’epoca dei fatti, lavoravano presso la Procura di Caltagirone.

Come si apprende da Ansa.it, per l’avvocato Licia D’Amico si tratta di una “sentenza importante“, aggiungendo che “come prevede la legge sulla responsabilità dei magistrati, è stata condannata la Presidenza del Consiglio che potrà rivalersi sui magistrati“.

Uno dei due PM in giudizio oggi è in pensione, mentre la collega lavora in un altro Tribunale.


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