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Poca teoria, tanta pratica: così ai primi 100 diplomati della Apple Academy di Napoli si sono spalancate le porte dei grandi dell’hi tech
03 Nov 2017 22:06

Dalla sua inaugurazione, a ottobre del 2016 a Napoli, la prima Developer Academy d’Europa ha incarnato, con il suo prestigio,  tutta la fiducia mostrata da Cupertino nei confronti dell’Italia. Conclusosi ormai a giugno il primo ciclo di studi offerto in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli, si può ben dire che si è trattato di un grande successo visto che i primi 100 corsisti che l’hanno frequentata, guadagnandosi questo diritto attraverso rigidissimi percorsi di selezione, hanno subito ottenuto numerose e interessanti proposte di lavoro.

I primi 100 diplomati dell’Academy Apple-Federico II, tutti di età compresa tra 20 e 30 anni, hanno passato nove mesi al terzo piano del campus universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio, quartiere periferico di Napoli. Durante il corso hanno potuto sperimentare un metodo educativo innovativo che prevede lezioni da parte dei professori solo teoriche, della durata massima di 10 minuti, per poi passare alla fase pratica.

Sin da subito, i corsisti hanno lavorato su progetti dividendosi i compiti in base alle proprie capacità. I prodotti realizzati nei nove mesi sono stati pensati per decollare sull’App store, per questo gli attestati conquistati a giugno hanno immediatamente destato l’interesse di molte aziende del settore.

I giovani sviluppatori dell’Academy hanno già preso parte a prove e colloqui in Italia e all’estero, alcuni sognano addirittura Cupertino. Del resto, la Apple ha scelto la Federico II per realizzare l’unica iOS Developer Academy in Europa proprio per investire sui numerosi talenti digitali presenti nel nostro Paese.

Per molti di loro l’obiettivo resta, inevitabilmente, la sede centrale statunitense della Apple, ma per gli altri si sono spalancate le porte dei grandi centri europei. Ove che sia, la sfida sarà ora quella di sviluppare software insieme ai team già rodati della multinazionale. Qui è stata sviluppata la creatività e l’ingegno dei talenti che hanno scoperto come questi fattori contraddistinguono i lavori.

 

 


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