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“Sotto copertura 2”. Intervista a Ivan Castiglione
02 Nov 2017 07:30

Non solo piccolo e grande schermo, ma anche tanto teatro. Questo è Ivan Castiglione. Inizia la sua carriera di attore proprio con il teatro alternando svariati ruoli. Vince il Golden Graal come migliore attore di teatro dell’anno 2008 per l’interpretazione di Roberto Saviano nello spettacolo teatrale. Per la televisione lo ricordiamo per aver recitato nella fiction tv “Eravamo solo mille”; successivamente, ha preso parte a un episodio di “Carabinieri 5” e faceva parte del cast ricorrente della soap opera di Rai3 “Un posto al sole” dove ha interpretato il ruolo di Arletti. Nel 2011 è diretto da Michele Soavi in “Ultimo 4 – L’occhio del falco” al fianco di Raoul Bova. Lunedì lo vedremo nell’ultima ed entusiasmante puntata di “Sotto Copertura 2”in cui veste i panni del braccio destro di Michele Zagaria, impersonato da Alessandro Preziosi.

Chi è Ivan Castiglione oggi?

Un uomo, un attore,  uno a cui voglio bene assai!

Sei di Napoli. Cosa rappresenta per te questa città?

Le mie viscere E la mia fonte di ispirazione per ogni gesto creativo. Napoli non è mai scontata, lascia sempre il segno ed è vita allo stato puro, anche con tutte le contraddizioni che la vita può avere.

Com’è nata la passione per la recitazione?

A 23 anni sono salito su un palcoscenico e quando ero in scena mi sono reso conto di riuscire a fare cento cose in più rispetto alla vita di tutti i giorni, con un’energia e un’ adrenalina mai provata prima. Un giorno mi hanno chiesto cosa si prova a recitare e io risposi che faceva sentire come una divinità.

Inizi la tua carriera a teatro. Cosa rappresenta per te il palcoscenico?

Un luogo sacro dove giocare seriamente.

In queste settimane ti stiamo vedendo nella fiction “Sotto Copertura”. Perché hai deciso di farne parte?

Perché è una serie superiore qualitativamente alla media delle fiction italiane con un impegno produttivo importante,  un cast di attori straordinari e perché Giulio Manfredonia è un regista con cui avevo desiderio di lavorare.

Interpreti il braccio destro di Michele Zagaria. Come ti sei preparato per questo ruolo?

Ho amici attori più vicini a quella parte di Napoli che mi hanno aiutato a raccontare quel tipo di criminalità. Fondamentali sono stati il lavoro  con il regista e con i colleghi, ma soprattutto la continua attenzione verso la tematica della camorra in Italia. Ho sempre tenuto presente  il personaggio che interpreta Andy Garcia in “Ocean’s Eleven”: un cattivo che sembra sempre un avere ottenuto un successo, anche quando sbaglia.

Per un attore è interessante vestire i panni di un cattivo?

Meraviglioso! Si fanno sempre voli pindarici per interpretarli ma ne vale la pena.

Cosa rappresentano per te Zagaria e la camorra?

Il male della nostra terra! Senza riuscire a estirparlo completamente, sarà difficile pensare a un’Italia davvero proiettata verso il futuro.

Nella serie tv, affianchi Alessandro Preziosi. Cosa vuol dire recitare con un attore di quel calibro?

Recitare con bravi attori è sempre stimolante. Con Alessandro ci conosciamo da quando eravamo due ragazzi, quindi doppiamente contento.

Cosa ti piacerebbe arrivasse al pubblico di “Sotto copertura”?

Emozione per una storia importante del nostro Paese, un pizzico di indignazione ma al contempo una voglia di giustizia e cambiamento possibile.

I tuoi prossimi progetti?

Al cinema uscirà il prossimo anno “Scarlett”, opera prima del regista Luigi Boccia dove interpreto un poliziotto in un thriller horror davvero particolare, prodotto da Luigi De Filippis con Miriam Galanti; Inizierò poi le riprese di “Rumore” un film di Nicola Telesca: un storia d’amore che ha come sfondo la questione del petrolio in Basilicat; senza mai abbandonare il teatro, sarò in scena con “Gli onesti della banda” con la compagnia Nest a novembre al teatro Ghione di Roma e poi in Giro per l’Italia.

 


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