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Marsala, la Festa di Santa Lucia è 2.0: il parroco benedice i cellulari
11 Dic 2017 17:44

A Marsala nella parrocchia di San Matteo, all’interno dei festeggiamenti in onore di Santa Lucia, verranno benedetti i cellulari.  E’ la decisione presa dal trentenne parroco don Alessandro Palermo, specializzato in comunicazione pastorale.

La benedizione avverrà martedì 12 al termine della Veglia animata dai giovani. E non solo a loro si rivolge il parroco, che ha voluto dedicare l’iniziativa a un “oggetto posseduto da tutti (anziani, adulti e perfino bambini), tenuto sempre in tasca e spesso sempre tra le mani e sotto i propri occhi”.

Nella Chiesa Cattolica – spiega don Palermo – esiste un libro liturgico: il Benedizionale. Questo libro, frutto del Concilio Vaticano II, contiene diverse benedizioni su persone e anche su oggetti e luoghi (case, negozi, laboratori). Una sezione particolare (parete II, sezione II) è rivolta agli impianti e agli strumenti tecnologici. Tra questi oggetti ci sono i mezzi di comunicazione. Perché? Perché la Chiesa Cattolica ha avuto sempre passione e attenzione verso tutto quello che riguarda la comunicazione.

E così il bisogno di condividere un post, una foto o una qualche esperienza sul proprio social network – evidenzia il parroco – ci ha condotti a tenere sempre in mano il cellulare, a portarlo sempre in tasca e a rincorrere e visualizzare l’ultima notifica arrivata. Un oggetto, quindi, per molti considerato importante e soprattutto un oggetto che teniamo sempre attaccato a noi.

In pochi, però, conoscono veramente i limiti e i rischi di questo dispositivo e del suo uso.  Manca, a tutti i livelli, un’educazione mediale, una formazione a come usare bene il proprio smartphone. La società è “drogata” dal cellulare e allo stesso tempo non è interessata a capire come bisogna usarlo. Ecco perché una benedizione può fare bene – ribadisce il parroco -, non al cellulare ma a chi lo usa.

“Pertanto – sottolinea don Palermo -, benedire il cellulare significa sollecitare gli utenti – con l’aiuto di Dio – a ‘dire’ e a ‘fare’ un buon uso del proprio smartphone. Il problema non l’oggetto ma è il soggetto, cioè l’uomo e la donna che ancora oggi continuano a considerare con molta superficialità i limiti e le potenzialità di questi dispositivi. Nella Chiesa si benedice di tutto, proprio di tutto. Quindi, perché non benedire l’oggetto più caro alla società odierna?”.

A Marsala, nella parrocchia più antica, lo si farà con l’intercessione della santa protettrice della vista.
“Gli occhi e lo sguardo vanno educati, protetti, salvaguardati anche quando guardiamo lo schermo del nostro cellulare. Non è solo una questione di salute (stare troppo con gli occhi fissi su uno schermo può fare male) è anche una questione morale. Cosa guardo? Cosa mi piace guardare? Cosa desidero quando guardo una persona, una sua foto o un suo pensiero? Si può anche peccare con lo sguardo”.

“Lucia – conclude -, già invocata per la protezione della vista e degli occhi, può diventare una speciale guida per un uso corretto dei media digitali. Occorre, infatti, assumere uno sguardo educato che ci permette di fare un uso corretto e positivo dei nostri smartphone e tablet. Ecco perché, io li voglio benedire”.


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