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Tra Goya, Maradona e castelli: la ‘follia’ artistica di Vittorio Sgarbi
03 Dic 2017 11:25

‘Da Goya a Maradona’. Vittorio Sgarbi non si smentisce. E porta a Napoli una nuova provocazione artistica, “Il museo della Follia”. Una mostra ospitata nella Basilica di Santa Maria maggiore alla Pietrasanta, aperta fino al 27 maggio 2018: tra dipinti e sculture di maestri come Goya, Becon, Wildt, e di tanti italiani da Signorini a Pirandello e Ligabue, c’è anche una installazione video dedicata a Maradona (in particolare al memorabile gol di Napoli Juventus del 1985), nonché altre testimonianze sulla “unicità” del suo sinistro, anche sotto forma di ‘radiografie’. Il cachet destinato a Diego per la sua adesione all’iniziativa – spiegano gli organizzatori -, sarà devoluto all’ospedale pediatrico Santobono Pausillipon.

E per chi pensa che l’accostamento sia esagerato. Il critico d’arte ribadisce: “Non è una forzatura. I volti di Caravaggio sono i ragazzi di vita, delle strade, delle periferie dell’umanità. Con lui la vita diventa arte, come in Maradona”.

Intanto, Sgarbi nei giorni scorsi ha potuto celebrare anche una nuova nomina. Tra i dodici assessori della giunta di governo di Nello Musumeci, neogovernatore della Regione Sicilia, c’è anche lui. A Sgarbi è stata assegnata la delega ai Beni culturali. E il suo primo atto da assessore è stato quello di acquistare un castello: ha infatti dato mandato all’amministrazione di acquisire al patrimonio regionale il castello di Schisò, un edificio del XIII secolo.


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