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Vado o non vado? Il dilemma dei giovani meridionali
12 Dic 2017 18:46

“Abbiamo condizioni per investire e creare lavoro a Sud che sono di una convenienza senza precedenti”. Parola del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, intervenuto al convegno promosso da “Il Mattino”, a Napoli e incentrato proprio sul Mezzogiorno.

Una inizativa lanciata dal quotidiano campano, dal titolo emblematico: «Come fermare la fuga del capitale umano e recuperare una visione nazionale». Una tavola rotonda dedicata al dilemma dei ventenni del Sud tra restare, partire o tornare che ha portato a confrontarsi sul palco del Mercadante istituzioni, impresa e università.

E prima che la parola passasse da Confindustria – il presidente Vincenzo Boccia ha sottolineato come “il nostro è un Paese che si accontenta di quello che è e non di quello che potrebbe essere” -, fino al Cnr, con Massimo Inguscio sospinto “dall’ottimismo del ricercatore”, passando per gli accorati interventi di sindaco, governatore regionale, politologi, filosofi e presidente dello Svimez, a prendersi la scena sono stati due dei dieci giovani chiamati a testimoniare con le proprie storie il disagio o il successo e i tormenti di una generazione.

Una 25enne, laureata in Filosofia, ha raccontato di essere tornata in Italia, dopo esperienze all’estero. Adesso vive tra Salerno, dove fa ricerca all’università a titolo gratuito, e Napoli. Un altro, 33 anni, è un chirurgo e da tempo si è trasferito in Inghilterra, dove dirige una importante struttura medica. Guadagna il doppio o il triplo di quanto porterebbe a casa in Italia e sarebbe disposto a tornare. Ma solo nelle condizioni giuste…

 


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