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Cerca di impiccarsi per un debito con Equitalia
10 Giu 2013 08:02

Stava tentando di suicidarsi stringendo al collo una catenina quando i poliziotti hanno fatto irruzione nel suo appartamento.

È vivo per miracolo un imprenditore metalmeccanico di 48 anni di Barletta, che venerdi aveva deciso di togliersi la vita non riuscendo ad estinguere un debito contratto con Equitalia.
L’uomo, sposato e padre di un giovane di 22 anni, è ora ricoverato in ospedale ma non è in pericolo di vita. L’allarme era scattato proprio con una telefonata al 113 dell’imprenditore.

Io mi uccido“, ha detto, interrompendo la chiamata e senza dare altre indicazioni. Grazie ad una rapidissima ricerca attraverso le celle telefoniche, i poliziotti sono riusciti ad individuare l’abitazione, alla periferia di Barletta, dalla quale era partita la telefonata. Gli agenti hanno fatto irruzione nella casa trovando l’uomo, che era solo, disteso sul letto mentre stava compiendo il tragico gesto.

Secondo i primi accertamenti, l’uomo era disperato per un debito iniziale di 20 mila euro con Equitalia che non riusciva ad estinguere, dopo aver chiesto senza risultato di rateizzare i pagamenti. L’imprenditore rischiava di perdere la proprietà della casa e gli ultimi cinquemila euro accreditati pochi giorni fa sul suo conto bancario erano stati bloccati per far fronte al debito.


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