';

Il sottosegretario rinviato a giudizio per duemila euro di francobolli
13 Mag 2014 07:51

L’inchiesta sull’uso illecito di fondi di rappresentanza alla Regione Basilicata fra il 2010 e il 2012 ha portato oggi al rinvio a giudizio per 32 persone – che saranno processate per peculato e falso ideologico a partire dal prossimo 31 ottobre – fra le quali l’attuale governatore, Marcello Pittella (Pd), e il suo predecessore, Vito De Filippo (Pd) ora Sottosegretario alla Salute.

Il rinvio a giudizio ha riguardato anche l’ex consigliere regionale Roberto Falotico, candidato a sindaco di Potenza il prossimo 25 maggio per una parte del centrosinistra. A De Filippo è stata contestata parte di una spesa per francobolli, su un totale di poco più di duemila euro. Tra gli imputati uno soltanto ha scelto il giudizio immediato: Attilio Martorano, ex assessore esterno alla sanità, è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione (pena sospesa). Il giudice ha disposto ai suoi danni la confisca di 570,30 euro. Inoltre, il gup ha disposto il non luogo a procedere nei confronti dell’ex presidente del consiglio regionale della Basilicata, Vincenzo Santochirico (Pd).

Tra i rinviati a giudizio, quattro sono tuttora in consiglio regionale. Per tre indagati la posizione è stata stralciata e sarà definita dal gup il prossimo 11 giugno. La vicenda esplose il 24 aprile dello scorso anno, quando finirono agli arresti domiciliari due assessori – Vincenzo Viti (Pd), e Rosa Mastrosimone (Idv) – e il capogruppo del Pdl, Nicola Pagliuca. Subito dopo, De Filippo si dimise, avviando così le procedure che portano allo scioglimento anticipato del consiglio regionale e alle elezioni, che si sono svolte nel novembre del 2013. Durante l’inchiesta sono emerse spese per pranzi e cene, manutenzione alle automobili private degli indagati, vacanze e scontrini per acquisti diversissimi, da un orsetto alla frutta.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento