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La lite sul cuore di Padre Pio
03 Giu 2013 08:09

È festa per i frati Cappuccini, che da sempre vegliano su di lui e diffondono le sue parole, ed è festa soprattutto tra i fedeli, ieri giunti in tanti a San Giovanni Rotondo per la messa solenne che ha avviato la venerazione permanente delle spoglie mortali di San Pio di Pietrelcina, il frate delle stimmate. Un giorno molto importante e atteso, l’ennesimo per San Giovanni Rotondo dove le scuole sono state chiuse per un’ordinanza del sindaco, da palazzo di città sventolavano le bandiere, e, in strada, tanti pellegrini che hanno atteso l’apertura delle porte della chiesa inferiore per poter pregare davanti alle spoglie del Santo.

La messa solenne è stata celebrata, nella chiesa progettata da Renzo Piano, dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei Santi. “Sostando davanti alle spoglie del santo – ha detto il cardinale Amato – i pellegrini riprenderanno il colloquio con Padre Pio”. “Con l’opportuna ostensione perpetua del suo corpo Padre Pio – ha aggiunto – vuole essere più vicino a noi. Vuole che lo guardiamo in faccia e che anche lui possa guardarci negli occhi”. Dalle 13.15 di oggi le spoglie del frate delle stimmate sono dunque nuovamente visibili e questa volta per sempre dopo i 17 mesi (24 aprile 2008-24 settembre 2009) in cui il corpo del frate di Pietrelcina fu esibito, ai pellegrini giunti a San Giovanni Rotondo, nella cripta del Santuario di Santa Maria delle Grazie. Cinque milioni e mezzo furono le persone che pregarono davanti alle reliquie, tra esse papa Benedetto XVI, in visita il 21 giugno 2009.

Da allora sono passati quasi quattro anni. I resti di San Pio sono stati nel frattempo trasferiti nella cripta dell’adiacente Chiesa Nuova realizzata dall’architetto Renzo Piano ma le richieste di una nuova ostensione non si sono interrotte. Con telefonate, e-mail e lettere – hanno fatto sapere i Cappuccini – in tanti hanno espresso il desiderio di poter vedere i resti del Santo. E d’accordo con la Diocesi di Manfredonia Vieste San Giovanni Rotondo si è così deciso per una nuova esposizione questa volta permanente. Il corpo di san Pio resterà nello stesso luogo, cioé nell’intercapedine del plinto centrale della chiesa inferiore, custodito in un’urna di vetro, dove ieri, al termine della celebrazione, hanno reso omaggio i frati, i concelebranti, le autorità.

L’avvio della ostensione permanente è avvenuto in un clima sereno, nonostante le polemiche di questi ultimi giorni culminate con la netta presa di posizione del Consiglio comunale che giovedì scorso in una seduta monotematica, all’unanimità, ha detto che il cuore di San Pio deve rimanere a San Giovanni Rotondo.

Una presa di posizione, questa, scaturita in seguito alla intenzione dei frati annunciata qualche settimana fa a Pietrelcina – in occasione del 126/esimo anniversario della nascita del santo – dal ministro provinciale dei Frati Minori, fr ate Francesco Colacelli, di trasferire il cuore di Padre Pio nella sua città natia.

Amministrazione comunale e frati per il momento hanno messo da parte i motivi di attrito: entrambe le parti hanno deciso di vivere in serenità la giornata mettendo da parte le polemiche per non rovinare un giorno di vera festa.

“Auspichiamo che i pellegrini che vengono a San Giovanni Rotondo, sostando davanti alle spoglie mortali del Santo cappuccino – ha detto durante la celebrazione solenne l’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, mons.Michele Castoro – avvertano il richiamo e il monito ad una vita santa, vissuta nella fedeltà a Cristo e nell’amore alla chiesa”.

“È un giorno di festa”, ha detto il vicario generale dell’ordine dei Frati Minori Cappuccini, Stefan Kozuh. “L’ostensione perenne – ha aggiunto – è stata decisa nella certezza di poter rinnovare i benefici spirituali suscitati dalla precedente ostensione”.


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