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“La nostra non deve diventare la terra delle discariche”
07 Nov 2017 10:52

Oltre mille sostenitori in tre giorni. Si fa strada la petizione online lanciata al comitato ‘Lucera non tace’ per dire no alla Discarica Galvanese, tra Lucera e Pietramontecorvino.

Una raccolta firme – sulla piattaforma change.org – che intende opporsi alla richiesta dalla Biogestioni srl. Perchè “purtroppo la Capitanata – scrivono i promotori della petizione online – si è trasformata negli ultimi anni in un pullulare di discariche anche abusive, e di impianti di trattamento di rifiuti speciali. Lo spettro di una seconda terra dei fuochi si materializzerà sotto i nostri occhi, se non reagiamo energicamente come società civile per invertire questa pericolosa tendenza”.

A questo fenomeno – denunciano nella petizione – fa da corollario l’inquietante aumento esponenziale di leucemie e tumori anche tra i più giovani: i numeri dicono che l’incidenza di queste gravi malattie è ben superiore alla media nazionale.

“Con il supporto di tutti voi – evidenziano – vogliamo invertire questa sinistra tendenza, per inaugurare una nuova stagione di partecipazione attiva alla salvaguardia del territorio, volta a sollecitare maggiori controlli sulle imprese attive nel settore, e maggiore presidio delle campagne. In questo scenario – concludono – riteniamo sia di fondamentale importanza opporsi con decisione all’apertura di nuove discariche in agro lucerino e dintorni.

Nei mesi scorsi, la vicenda aveva anche provocato polemiche a livello politico, con l’intervento del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Rosa Barone e il suo monito: “La nostra non deve diventare la terra delle discariche”. Alle sue perplessità, la Biogestioni aveva però replicato, assicurando di non aver “alcuna intenzione di realizzare una nuova discarica di rifiuti ospedalieri”. Ora, con la petizione, si scrive un altro capitolo della vicenda.


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