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Quel sindaco siciliano minacciato e spiato
02 Lug 2014 06:47

Minacce prima, spionaggio dopo. Sono gli eventi sconcertanti e inquietanti che stanno gravando su Giuseppe Cannistrà, il Sindaco di Monforte San Giorgio che, incredulo, afferma:

“Continuo ad essere sconcertato in quanto episodi simili non si erano mai verificati a Monforte San Giorgio, né tantomeno nessuno avrebbe mai immaginato cose del genere. Nel mese di Marzo mi erano stati recapitati due proiettili e sabato scopro che tutta la mia attività viene  spiata da soggetti non ancora identificati”.

Fatti incresciosi per il Primo Cittadino siciliano che, dopo l’episodio di tre mesi fa – quando Cannistrà ha ricevuto una busta contenente due proiettili– continuano oggi con il rinvenimento di due microspie dotate di modalità audio e video ripresa nel suo ufficio.

Il fatto è stato scoperto a seguito di una bonifica ambientale; un’iniziativa partita dall’Assessore Antonino Battaglia  in quanto, già dai primi mesi dall’insediamento, il Sindaco era stato oggetto di attacchi e minacce effettuate via Facebook da profili anonimi.

Dalla bonifica è inoltre emerso che il computer nell’ufficio del Primo Cittadino è stato manomesso attraverso l’installazione di un programma nascosto che consentiva la trasmissione di tutte le operazioni che venivano effettuate con tale dispositivo a terzi non ancora identificati.

“Non mi spiego il perché di tanto accanimento. Forse perché il nostro operato sta alterando poteri consolidati o meccanismi di potere radicati? – s’interroga sul movente Cannistrà, che continua rassicurando i cittadini- Vorrei comunque tranquillizzare tutti sul fatto che episodi del genere, per quanto amari e sconcertanti, non minano, nè mineranno minimamente l’impegno di questa Amministrazione Comunale nel portare avanti le proprie iniziative e i propri principi”.

Sulle indagini, delegate alla Procura Distrettuale di Messina, vige il massimo riserbo; ma il caso-Cannistrà pare grave: il Sindaco aveva provveduto ad informare dei ‘fatti anomali’  le competenti Autorità giudiziarie tramite l’Avv. Piera Basile la quale, a seguito di tale incarico, è stata pure lei oggetto di gravi attacchi.

Ma, nonostante il peso delle azioni degli ignoti e la preoccupazione sia del Sindaco che del suo Legale, l’Amministrazione Comunale di Monforte San Giorgio non demorde:

 “Il nostro impegno– conclude il Primo Cittadino- resta legato all’assoluta convinzione che l’onestà e la trasparenza non possono soccombere di fronte a chi non si fa scrupolo alcuno nell’utilizzare qualsiasi mezzo pur di infangare e delegittimare la nostra azione amministrativa. Da un anno a questa parte siamo vittime di continue offese, minacce e gesti vigliacchi, ma tutto questo non ci ha fermati né ci fermerà nel portare avanti quell’opera di cambiamento, quell’inversione di tendenza nella quale crediamo fermamente e della quale necessita la realtà di Monforte San Giorgio”.

Presupposti di legalità e trasparenza nelle parole di Cannistrà, che sembrano figurarsi come un appello indiretto ed indirizzato anche alla sua stessa Giunta: a portare alla bonifica, infatti,  è stata la strana circostanza per cui tutti i fatti di cui si discuteva all’interno della stanza del primo cittadino, dopo brevissimo tempo, divenivano di dominio pubblico e venivano diffusi da tali profili anonimi.


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